Alla Farnesina la Festa della Musica, Tajani: “Riscoprire la nostra identità”

ROMA. – Sedici comuni italiani, da Nord a Sud, hanno portato musica e folklore, identità e tradizioni alla Festa della Musica, iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, svoltasi ieri sera alla Farnesina.

Con questo progetto “abbiamo voluto simbolicamente riunire qui alcuni gruppi musicali che rappresentano nel nostro paese l’identità culturale ed il folklore, un modo per tenere impegnati i giovani e non perdere l’identità con il nostro Paese”, ha dichiarato Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, durante l’evento che ha reso il piazzale antistante il Ministero degli Affari Esteri italiano un’arena a cielo aperto per una serata di musica e folklore.

Un punto fondamentale è stato il cuore pulsante della serata: la riscoperta delle origini. La Festa della Musica, infatti, si inserisce come parte del programma PNRR del “Turismo delle Radici”, finanziato dall’Unione Europea.

Tradizioni e musica per scoprire l’Italia

“Abbiamo investito in un progetto per far riscoprire a questi connazionali le loro origini, a far scoprire loro da dove sono partiti i loro antenati, affinché non perdano mai le radici con l’Italia”, ha sottolineato il titolare della Farnesina, spiegando come nel Belpaese ci siano “centinaia e centinaia di piccoli borghi che devono essere riscoperti e valorizzati cosicché possano essere visitati dai tanti italiani che da quei paesi traggono le loro origini”.

“Il turismo delle radici – ha continuato Tajani – non è solo un aiuto economico per i piccoli paesi, ma anche un modo per far sapere agli italiani all’estero che il loro Paese di origine non li ha abbandonati”. Il capo della Diplomazia italiana ha evidenziato come ogni piccolo comune “è grande grazie alla sua storia e alla sua cultura”.

“Le tradizioni e la musica popolare sono oggi un modo per riscoprire l’Italia vera, popolare, di chi lavora e permette a questo Paese di essere tra i più grandi del mondo”, ha concluso il ministro degli Affari Esteri.

(Redazione/9colonne)

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