Banca di Spagna proietta una crescita dell’economia del 2,3 per cento a fine anno

Sede della Banca Centrale di Spagna.
Sede della Banca di Spagna.

MADRID – L’economia spagnola, a fine anno, registrerebbe una crescita del 2,3 per cento. Lo ha informato la Banca di Spagna, precisando che l’incremento del Pil, rispetto alla proiezione precedente, sarà di 0,7 punti percentuali. L’evoluzione positiva, stando all’istituto iberico, è da attribuire alle esportazioni e agli investimenti ma non ai consumi che frenano.

Responsabile dell’aumento del Pil, superiore al 2,1 per cento previsto dal governo,  sarebbe la dinamica dell’economia. E se non registrerà una crescita maggiore  sarà a causa del modesto contributo dei consumi privati. Questi, negli ultimi trimestri, avrebbero manifestato  pochi movimenti e sembrerebbero essere entrati in letargo nell’ultimo trimestre. In effetti, stando alla Banca Centrale spagnola, il consumo delle famiglie non dovrebbe andare oltre ad una crescita dello 0.2 per cento, percentuale inferiore all’1,2 per cento delle proiezioni precedenti. Così, il componente interno dell’economia contribuirebbe con appeno uno 0.6 per cento alla crescita del Pil mentre quello del settore esterno, esportazioni ed importazioni, con 1,7 punto.

Nei prossimi trimestri l’economia spagnola dovrebbe continuare ad espandersi. Quindi, a riflettere la resilienza del mercato del lavoro, l’allentamento delle pressioni che esercita l’inflazione e l’incremento di progetti in fase di realizzazione.

Secondo le proiezioni della Banca di Spagna, l’inflazione, a fine anno, dovrebbe mostrare una lieve flessione, e attestarsi attorno al 3,2 per cento. Il fenomeno sarebbe da attribuire alla “prevista riduzione del prezzo delle materie prime energetiche”. L’evoluzione dell’inflazione, comunque, dovrebbe subire un nuovo incremento nel 2024. La media, infatti, dovrebbe essere del 3,6 per cento, per poi scendere nel 2025 sotto il 2 per cento; all’1,8 per cento, ad essere precisi.

Per quanto riguarda la componente sottostante dei prezzi (esclusa l’energia e gli alimenti non trasformati), modererà il suo tasso di crescita nella seconda metà di quest’anno. Ciò non impedirà che il suo tasso medio annuo sia superiore a quello del 2022. Si prevede che raggiungerà il 4,1% quest’anno e che rallenterà al 2,1% nel 2024 e all’1,7% nel 2025.

Redazione Madrid

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