Ucraina, la controffensiva verso un rallentamento tattico?

In questa foto d'archivio, vista della centrale nucleare di Zaporizhzhia
In questa foto d'archivio, vista della centrale nucleare di Zaporizhzhia. (Photo by Ed JONES / AFP)

MADRID. – A che punto sta la controffensiva ucraina? La domanda è di difficile risposta, anche a causa della “battaglia di propaganda” che si sta svolgendo parallelamente a quella sul terreno da parte dei governi di Mosca e Kiev. Ci sono però delle evidenze che possono aiutare a comprendere almeno in parte la situazione.

Una di queste è sottolineata dagli analisti del ministero della Difesa britannico che nel loro rapporto quotidiano sulla situazione in Ucraina spiegano che l’esercito russo ha “molto probabilmente” iniziato a trasferire le truppe dalla sponda orientale del fiume Dnipro a Bakhmut e Zaporizhia.

“Il ridispiegamento del DGF (Dnipro Group of Forces) probabilmente riflette la percezione della Russia che un grande attacco ucraino attraverso il Dnipro sia ora meno probabile a seguito del crollo della diga di Kakhovka e delle conseguenti inondazioni”, scrivono gli esperti del Ministero della Difesa di Londra.

La situazione sul fronte

Da parte sua, l’autorevole Istituto per lo studio della guerra statunitense (ISW) afferma che le forze di Kiev potrebbero “sospendere temporaneamente le operazioni di controffensiva per rivalutare le loro tattiche”. Il think tank con sede a Washington ritiene giuste le parole de capo del Centro di intelligence delle forze di difesa estoni, il colonnello Margo Grosberg, che ha detto venerdì di ritenere che “non vedremo un’offensiva nei prossimi sette giorni”.

Per l’Isw “Le pause operative sono una caratteristica comune delle grandi imprese offensive, e questa pausa non significa la fine della controffensiva dell’Ucraina”. In ogni caso, l’esercito di Kiev anche domenica ha “continuato le azioni di controffensiva su almeno quattro settori del fronte” anche se “ha ottenuto limitati guadagni territoriali”.

Da parte sua, in un post su Telegram, detto il vice ministro della difesa Hanna Maliar ha affermato che otto insediamenti sono stati liberati nelle ultime due settimane nelle regioni di Berdyansk e Melitopol, compreso il villaggio di Piatykhatky. Di tutt’altro tenore la “verità” si Mosca, secondo la quale le sue forze avrebbero respinto una serie di attacchi ucraini su tre sezioni della linea del fronte lunga mille chilometri.

(Redazione/9colonne)

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