“Comunidad Valenciana”, PP e Vox raggiungono l’accordo

MADRID – Il conservatore Partito Popolare e l’estrema destra di Vox hanno rimosso ogni ostacolo e raggiunto un accordo per governare insieme la “Comunidad Valenciana”. La notizia ha avuto l’effetto di una doccia fredda. Tutti davano per scontato che i popolari e Vox avrebbero raggiunto l’accordo. Nessuno immaginava che questo potesse essere siglato in tempi così rapidi.

Borja Sémper, portavoce del Partito Popolare in questa campagna elettorale, aveva assicurato che il suo partito si era posto una “linea rossa” oltre la quale non sarebbe andato: la presenza di Carlos Flores, il candidato di Vox condannato per violenza di genere, in un ipotetico governo di coalizione con l’estrema destra. Vox ha recepito il messaggio e accettato le condizioni. Il partito ultra ha promesso a Flores il primo poto nella lista al “Congreso de los Diputados”. Un’offerta alla quale era impossibile dire di no.

Superato lo scoglio principale, l’accordo è stato raggiunto con relativa facilità. A Vox è stata offerta la presidenza della “Mesa de las Cortes Valencianas” ed alcuni dipartimenti comunali. La formazione di estrema destra aspira a quello della “Famiglia”, a quello della Promozione dell’Occupazione e a quello del coordinamento delle “pedanías”. Ovvero dei piccoli borghi e villaggi nella giurisdizione della “Comunidad Valenciana”.

Alberto Núñez Feijóo, presidente di popolari, e Cuca Gamarra, portavoce del partito, hanno evitato la stampa per non commentare l’accordo. Non si è fatta attendere, invece, la reazione del Psoe, la cui lista nelle elezioni comunali e municipali del 28M è stata la più votata.

La notizia ha raggiunto la portavoce del governo, Isabel Rodríguez durante la consueta conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. Assai prudente, per evitare nuovi rimproveri da parte della Giunta Nazionale Elettorale, ha affermato che “è evidente la responsabilità che dovrà assumere chi ha firmato un accordo del genere”. Sollecitata dai giornalisti presenti nella “sala stampa” del complesso “La Moncloa”, ha considerato “una vergogna” che se da un lato si chiude la porta al governo della “Comunidad Valenciana” ad un condannato per violenza di genere, dall’altro gli si apre quella del “Congreso de los Diputados”.

Anche Pilar Alegría, portavoce del Psoe, ha ritenuto “vergognoso” l’accordo e assicurato che il Partito Popolare siederà con Vox quante volte sia necessario pur di governare.

“Hanno condannato i ‘valencianos’ a quattro anni di retrocesso” ha assicurato il socialista Miguel Soler mentre il leder di Compromís, Joan Baldoví, ha scritto su twitter:

“Oggi è un giorno molto triste”

Dal canto suo, Joan Ribó, Sindaco “in funzione” di Valencia, ha scritto nel suo account in Twitter che “c’è voluto meno di un’ora per raggiungere l’accordo”. E ha aggiunto:

“Non c’era nessuna donna in quel tavolo ma sì un condannato per maltrattamenti”.

Anche Esquerra Unida ha condannato la presenza di Vox nel governo della “Comunidad valenciana”.

Redazione Madrid

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