Frena il costo della vita, Ine: “A maggio inflazione del 3,2 per cento”

Un carrello della spesa e signore scelgono la verdura nello scaffale.

MADRID – Il costo della vita frena. L’Istituto Nazionale di Statistica ha confermato i dati anticipati a fine maggio. L’inflazione su base annua ha registrato a maggio una flessione di quasi un punto. Ed è passata dal 4,1 per cento di aprile al 3,2 per cento. Un calo, questo, che conferma la tendenza che si registra da alcuni mesi.

L’Ine attribuisce la minor crescita dell’inflazione al calo dei costi dei carburanti e all’energia elettrica le cui bollette ha subito una importante flessione. Ha contribuito, in proporzione minore, anche la riduzione dell’Iva su alcuni generi alimentari considerati essenziali.

La conferma dell’Ine ha colto di sorpresa alcuni esperti nella materia che prevedevano una correzione dell’indice verso l’alto.  Ed invece maggio rappresenta il terzo mese consecutivo con minor inflazione. Non accadeva da due anni.

Anche così, il Governo considera che sul fronte dei prezzi ci sia ancora tanto da fare e che quindi non bisogna abbassare la guardia. Tant’è così che la vicepresidente dell’area economica, Nadia Calviño, ha già assicurato che i tagli sull’Iva ad alcuni prodotti saranno prorogati oltre il 30giugno.

Anche l’inflazione sottostante, quella che non prende in considerazione il costo degli alimenti freschi e dei prodotti energetici, mostra una tendenza verso il basso. Ma a ritmi ancora molto lenti: dal 6,6 per cento di aprile si è passato al 6,1 per cento di maggio.

Anche l’indice d’inflazione ammortizzato, quello che i paesi dell’Unione Europea misurano impiegando una medesima metodologia così da permettere la comparabilità dei loro dati, offre ottime notizie. Crolla al 2,9 per cento e permette alla Spagna di mostrarsi come la terza economia dell’eurozona con il livello d’inflazione più basso.

RedazioneMadrid

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