Partono i lavori per le esumazioni previste a Cuelgamuros

MADRID — Una possibile svolta è arrivata. Oggi sono infatti iniziate le operazioni tecniche per realizzare esumare i resti di 128 persone seppellite in fosse comuni all’interno della cosiddetta Valle dei Caduti, complesso monumentale fatto costruire dal regime franchista. Si tratta di vittime della Guerra Civile, i cui corpi sono reclamati da anni da parte delle rispettive famiglie. Cercare di trovarli, identificarli e restituirli ai cari in vita per una più degna sepoltura è uno dei dettami della nuova legge per la ‘memoria democratica’ promossa dal governo di Pedro Sánchez.

Come ricordato dallo stesso Ministero della Presidenza, arrivare a questo punto è stato tutt’altro che scontato: le famiglie interessate alle esumazioni, che sono solo una minima parte delle migliaia che hanno parenti sepolti nella Valle dei Caduti (ora chiamata Valle de Cuelgamuros, secondo la nuova legge), hanno infatti dovuto superare “molteplici ostacoli giudiziari”.

Una volta assodati il nulla osta dei tribunali e la volontà del governo di collaborare, è giunta l’ora di procedere. “Un team specializzato interviene per cercare di identificare i 128 corpi”, ha spiegato oggi il ministero, “si tratta di professionisti con esperienza nazionale e internazionale”.

Il complesso della Valle dei Caduti venne fatto costruire dal regime franchista negli anni ’50. A partire da allora, sono stati trasferiti lì i resti di oltre 30.000 persone morte nel corso della Guerra Civile, appartenenti a entrambi gli schieramenti della contesa militare. Per decenni, a pochi metri da loro sono rimasti sepolti anche lo stesso dittatore Francisco Franco e José Antonio Primo de Rivera, figura mitizzata dal franchismo stesso.

Il primo è stato fatto esumare da Sánchez nel 2019, ai tempi del suo primo governo. La salma del secondo invece, è stata trasferita quest’anno, in applicazione della legge per la ‘memoria democratica’ La nuova norma è invisa alla destra spagnola: l’attuale leader dell’opposizione, il popolare Alberto Núñez Feijóo, ha affermato di volerla abrogare se arriverà al governo dopo le elezioni generali indette per il 23 luglio.

Redazione Madrid

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