Roma, prima registrazione di figli con due mamme. Gualtieri: “Atto doveroso”

Roberto Gualtieri, sindaco di Roma.
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA. – “Con emozione e convinzione questa mattina abbiamo proceduto alla trascrizione dei primi due atti di nascita registrati all’estero di figli di due mamme: un bambino nato in Francia con madri italiana e francese e una bambina nata in Inghilterra, con una coppia di mamme italo-inglese. Con questo atto garantiamo ai bimbi il riconoscimento della cittadinanza italiana, con i relativi diritti, e alle madri pieni doveri nei loro confronti”.

Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in un post sui social. Gualtieri spiega che “si tratta di due certificati già formati all’estero e, con questa trascrizione, riconosciamo quello che è già sancito nei loro Paesi di nascita, ovvero che questi bambini hanno due mamme, e non solo una”.

Una posizione controcorrente rispetto a quella presa dall’Italia a livello nazionale ma al contempo, spiega Gualtieri, “un atto normale, giusto, doveroso, pianamente legittimo perché ci sono sentenze chiarissime in merito, e sarebbe davvero sbagliato e ingiusto non procedere alle trascrizioni o farlo in modo parziale”.

Gualtieri, ex ministro dell’Economia del governo Draghi Bis, ricorda che “lo avevamo detto e lo abbiamo fatto. Roma Capitale, con coerenza, è in prima linea nella promozione dei diritti e contro ogni forma di discriminazione. Poniamo fine all’indefinitezza e alla mancata assunzione di responsabilità”.

L’appello al Parlamento

Da qui anche una chiamata al Parlamento: “È maturo il tempo di dare al Paese una legge chiara per le famiglie omogenitoriali, che garantisca gli stessi diritti che sono riconosciuti in tutta Europa”. Nell’anti-vigilia del Pride romano, cui il Comune ha concesso il patrocinio a differenza della Regione Lazio, Gualtieri ribadisce così che l’amministrazione, con questo gesto concreto, ribadisce con forza di essere al fianco della comunità Lgbt+. Rendiamo tutti insieme Roma una città che non discrimina nessuno, sempre più aperta, accogliente, inclusiva, una vera Capitale dei diritti per tutte e per tutti”.

Il governo Meloni, a marzo, aveva chiesto ai sindaci di interrompere le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali, una decisione che alla fine del mese stesso di marzo era stata contestata dal Parlamento europeo con un emendamento al testo della risoluzione sullo stato di diritto che condannava “le istruzioni date dal governo italiano”.

(Redazione/9colonne)

Lascia un commento