Frontalieri: ok finale alla ratifica dell’accordo Italia-Svizzera

Confine tra Italia e Svizzera sul Ponte Chiasso a Como.. ANSA / MATTEO BAZZI

ROMA. – Svolta sulla doppia imposizione per i lavoratori frontalieri: lo prevede l’accordo tra Italia e Svizzera relativo all’imposizione dei transfrontalieri, coloro che risiedono in un paese ma lavorano dall’altra parte del confine italo-svizzero, la cui ratifica è stata approvata oggi in via definitiva dal Senato con 120 voti a favore.

Il testo stabilisce un nuovo accordo fiscale tra Italia e Svizzera che garantisce un trattamento più equo e corretto per tutti i lavoratori coinvolti. In particolare, si prevede un aumento delle franchigie da 7.500 a 10.000 euro e, il provvedimento assicura la stabilizzazione delle risorse finanziarie destinate ai Comuni di frontiera, pari a circa 89 milioni di euro, fondamentali per garantire la qualità dei servizi e delle opportunità offerte a imprese e famiglie residenti in questi territori”.

Viene inoltre istituito un fondo per lo sviluppo socio-economico e infrastrutturale, che partirà da una dotazione iniziale di 1,66 milioni di euro, per arrivare, nel 2045, a oltre 220 milioni di euro, destinati a promuovere lo sviluppo infrastrutturale e a colmare il gap tra le imprese locali e quelle di confine”.

Cosa prevede l’accordo

“Con l’accordo vengono eliminate ai lavoratori transfrontalieri le doppie imposizioni sugli stipendi e altre remunerazioni analoghe. A beneficiarne saranno circa 73 mila lavoratori, tra cui circa mille, residenti soprattutto in Val Venosta, che ogni giorno dalla Provincia di Bolzano raggiungono la Svizzera per andare a lavorare”, afferma il senatore e relatore del provvedimento Luigi Spagnolli e la Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger.

“L’accordo, in sostituzione di quello del 1974, stabilisce il principio della tassazione concorrente. Alla Svizzera viene riconosciuta un’imponibilità entro il limite dell’80% di quanto dovuto in base alle normative elvetiche sulle imposte sui redditi delle persone fisiche. L’Italia poi applicherà le proprie imposte sui redditi, eliminando la doppia imposizione relativamente alle imposte già prelevate dall’erario svizzero.

Altra novità rispetto all’accordo del 1974, è che la nuova disciplina non regolamenta unicamente il trattamento dei transfrontalieri italiani che lavorano in Svizzera, ma anche quello dei frontalieri svizzeri che lavorano in Italia. Il nuovo regime sarà in vigore dal primo gennaio 2024″, concludono.

(Redazione/9colonne)

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