Coppa Italia, Lautaro irresistibile: è ancora l’Inter ad alzare il trofeo tricolore  

La Coppa Italia nelle mani di Lautaro Martinez e tutti ii nerazzurri felici. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

MADRID. – L’Inter scaccia gli incubi iniziali e alza al cielo di Roma la sua nona Coppa Italia. Emozioni forti, ieri sera all’Olimpico, nella finalissima contro la Fiorentina. L’evento è quello da grandi occasioni: stadio pieno e una tribuna d’onore zeppa di personalità importanti, sia del mondo istituzionale che sportivo. Sugli spalti, coreografie da brivido e tifo alle stelle, con le due curve a fare da degna cornice ad uno spettacolo di alto livello.

Fiorentina, inizio a tutto gas 

All’inizio, il ricco palcoscenico se lo prende la Fiorentina che, pronti via, è già in vantaggio con una zampata di Nico Gonzalez. Sono trascorsi 3 minuti e la difesa dell’Inter subisce passivamente il primo assalto gigliato. Seguono minuti di forte ambasce per la retroguardia nerazzurra, nel ricordo che fu di un pacchetto arretrato quasi imperforabile:

Handanovic (guardiano di coppa in sostituzione del titolare Onana) così e così sul gol di Gonzalez e il resto dei difensori (Darmian, Acerbi e Bastoni) che faticano ad arginare l’onda d’urto viola, con Italiano che, come suo solito, si muove tarantolato in panchina con il ghigno soddisfatto, tuttavia, di chi ammira i vari Cabral, Ikonè e Bonaventura letteralmente scatenati.

Il Toro scatenato, ribaltone Inter 

Ma prima della mezzora la partita cambia, perché dall’altra parte c’è una grande squadra, che forse sa più dei viola come si gestiscono i momenti di difficoltà. L’Inter rientra così in partita al 29’, quando Brozovic decide di inventarsi un assist illuminante per quello che poi sarà l’eroe della serata, Lautaro Martinez che, da par suo, incrocia col destro facendo secco Terracciano.

La Fiorentina si impaurisce, mentre sale definitivamente in cattedra l’Inter. Passano appena una manciata di minuti ed ecco il gol del sorpasso nerazzurro: dal vertice destro dell’area di rigore è Barella a servire un invitante cross per Lautaro che, certificando il proprio pedigree da campione di razza, infila ancora la porta toscana con una mezza rovesciata di rara bellezza. Un vero Toro scatenato. Mancano 8 minuti alla fine del primo tempo e il match è completamente ribaltato.

Anche le mani di Handanovic sulla Coppa  

Nella ripresa spazio al tourbillon delle sostituzioni, con i viola che provano a pareggiare inserendo in campo l’artiglieria pesante, con Jovic e Sottil spediti nella mischia da Italiano. La partita è bella, vibrante, con rapidi capovolgimenti di fronte.

Ad un certo punto c’è anche Lukaku in campo, al posto di uno spento Dzeko. Ma i miracoli finali li fa Handanovic (fin lì un po’ incerto) che devia con i superpoteri le conclusioni a botta sicura di Nico Gonzalez e Jovic. Sull’altro fronte, è il nuovo entrato Robin Gosens che va vicino alla rete della sicurezza. Nonostante le numerose chances, la partita finisce 2-1 per l’Inter, che conquista la sua seconda Coppa Italia consecutiva.

In tribuna, il sorriso del presidente Zhang è tutto un programma: per il 31enne dirigente è il quinto titolo in bacheca da quando è nerazzurro. Un beneaugurante brindisi in previsione della finale di Champions. Quest’Inter è in forma: Guardiola è avvertito.

(Redazione/9colonne)

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