Sondaggi: tutto in bilico a Valencia, Siviglia e Barcellona

MADRID — Tutto ancora in bilico. In diverse piazze cruciali dello scacchiere elettorale spagnolo, i cittadini non hanno ancora nessuna certezza su chi saranno i loro amministratori territoriali dopo il 28 maggio, data in cui sono fissate regionali e comunali in quasi tutto il Paese. Stando agli ultimi sondaggi, i giochi sono ancora aperti sia nell’ambitissima regione della Comunità Valenciana, sia in città di alto valore specifico come Barcellona, Siviglia e nella stessa Valencia.

Oggi diversi tra i principali media iberici hanno lanciato i loro ultimi pronostici sul grande appuntamento di domenica: la legge spagnola prevede infatti che non si possano pubblicare rilevamenti demoscopici nei cinque giorni precedenti alle elezioni. E i risultati messi in luce obbligano a tenere in conto diversi possibili scenari in molti contesti.

Per quanto riguarda la Comunità Valenciana, che gli analisti indicano come piazza potenzialmente decisiva anche per avere piste sul possibile esito delle prossime elezioni generali, la situazione è di quasi parità tra le forze del centrosinistra che hanno governato nell’ultima legislatura e un potenziale blocco composto da Partito Popolare e Vox. Secondo gli ultimi sondaggi, pubblicati da El País, La Razón o entrambi gli schieramenti ideologici hanno opzioni per strappare la vittoria, ma probabilmente con un margine di voti molto risicato.

La situazione non si discosta di molto nel caso del comune di Valencia, terza città del Paese per popolazione: in questo caso, la soglia della maggioranza assoluta è fissata nel Consiglio comunale a 17 seggi, e sia Compromís e Partito Socialista da un lato, sia PP e Vox dall’altro potrebbero raggiungerla per un soffio, mostrano diversi rilevamenti delle ultime ore.

Un’altra piazza in bilico è Siviglia, storico feudo socialista: secondo El País, il partito del premier Pedro Sánchez e Unidas podemos potrebbero ottenere i 16 consiglieri necessari per governare, mentre Abc attribuisce lo stesso risultato a un potenziale blocco di destra composto da Partito Popolare e Vox.

Incerta la situazione anche a Barcellona, dove tuttavia si rileva un leggero vantaggio del candidato socialista Jaume Collboni: la sua lista potrebbe superare di un solo seggio quella dell’indipendentista di Junts per Catalunya Xavier Trias e Barcelona En Comú della sindaca uscente Ada Colau, secondo sondaggi pubblicati tra ieri e oggi. In ogni caso, per amministrare il capoluogo catalano qualsiasi di queste formazioni politiche avrà bisogno di scendere a patti, perché nessuna pare avere possibilità di ottenere più della metà dei 21 consiglieri necessari.

Redazione Madrid

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