Omofobia, il Senato approva la mozione unitaria

Nella foto d'archivio la bandiera multicolore in un Roma Gay Pride
Nella foto d'archivio la bandiera multicolore in un Roma Gay Pride. ANSA/ GIORGIO ONORATI

ROMA. – L’aula del Senato ha approvato all’unanimità una mozione sul contrasto all’omofobia, presentata dalla senatrice M5S Alessandra Maiorino e sottoscritta da tutti i gruppi, che impegna “il governo a sostenere nelle competenti sedi istituzionali europee ed internazionali un’ampia coalizione di Stati per promuovere la depenalizzazione universale delle condotte relative a rapporti consensuali tra persone adulte dello stesso sesso e a garanzia del rispetto dei diritti umani universali.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa sottolinea che “in molte, troppe Nazioni, ancora oggi l’omosessualità è considerato un reato, punibile addirittura con la morte. Il mio auspicio è che la comunità internazionale faccia sentire forte il suo dissenso perché è inaccettabile qualunque forma di discriminazione o violenza derivante dagli orientamenti sessuali di una persona. I diritti non si calpestano”.

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana afferma che “qualunque forma di intolleranza e violenza contro la persona va condannata e perseguita. Il rispetto della diversità è un valore da difendere. L’articolo 3 della nostra Costituzione, che riconosce pari dignità sociale di tutti i cittadini, senza distinzione alcuna, rappresenta un baluardo di civiltà di cui essere orgogliosi”.

M5s all’attacco del governo

Maiorino, vicepresidente del gruppo M5S al Senato, esprime orgoglio per “aver condotto il Senato all’approvazione unanime della mozione”, ma non risparmia stoccate polemiche: “L’auspicio è che il voto sia un monito contro l’ipocrisia di certa politica, a partire dal senatore Matteo Renzi, che va a fare il conferenziere in Arabia Saudita, dove è prevista la lapidazione per le persone LGBTQIA+, per poi tornare in Italia e magnificare il Rinascimento Arabo.

Ma il monito vale anche per l’intera maggioranza, che solo pochi giorni fa ha abrogato la protezione speciale, che si applicava anche ai migranti oggetto di persecuzione a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere nei paesi di appartenenza.

Infine, il monito vale per il governo, in particolare per la ministra delle pari opportunità Eugenia Roccella, che ancora non ha emanato i bandi necessari per utilizzare le risorse del fondo per le vittime di odio omolesbobitransfobico istituito grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle in costante coordinamento con le associazioni per i diritti delle persone LGBTQIA+, a cui va tutto il nostro ringraziamento e sostegno per le battaglie che portano avanti a vantaggio della libertà di tutti”.

(Redazione/9colonne)

Lascia un commento