Pil: la Commissione europea alza le stime per l’Italia, 1,2% nel 2023

Il Commissario europeo dell'economia, Paolo Gentiloni. EPA/OLIVIER HOSLET

MADRID. – L’economia europea continua a mostrare resilienza in un contesto globale difficile. I prezzi dell’energia più bassi, l’allentamento dei vincoli di offerta e un forte mercato del lavoro hanno sostenuto una crescita moderata nel primo trimestre del 2023, dissipando i timori di una recessione.

Secondo le nuove previsioni di primavera della Commissione Europea, questo inizio d’anno migliore del previsto innalza le prospettive di crescita per l’economia dell’UE all’1,0% nel 2023 (0,8% nelle previsioni intermedie invernali) e all’1,7% nel 2024 (1,6% in inverno).

Le revisioni al rialzo per l’area dell’euro sono di entità simile, con una crescita del PIL ora prevista rispettivamente all’1,1% e all’1,6% nel 2023 e nel 2024. Sulla scia delle persistenti pressioni sui prezzi core, anche l’inflazione è stata rivista al rialzo rispetto all’inverno, al 5,8% nel 2023 e al 2,8% nel 2024 nell’area dell’euro.

Per quanto riguarda l’Italia, nel biennio 2023-24 la nostra economia dovrebbe crescere quest’anno dell’1,2%, con un miglioramento dello 0,4% rispetto al +0,8% stimato in inverno; nel 2024 la previsione è di +1,1 percento.

Gentiloni: “Rapporto debito/Pil sceso all’85% nel 2022”

“Il rapporto debito/PIL dell’UE è sceso all’85% del PIL nel 2022, dal livello record del 92% nel 2020 durante la pandemia. Si prevede che diminuirà ulteriormente al di sotto dell’83% del PIL nel 2024, ma rimarrà al di sopra del livello pre-COVID di circa il 79%: questa era la cifra del 2019. Nell’area dell’euro, dove il debito ha raggiunto il picco del 99% del PIL nel 2020, si prevede che scenderà appena sotto il 90% entro il 2024”, ha affermato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni in conferenza stampa per presentare le nuove stime di primavera.

“I prezzi all’ingrosso del gas e dell’elettricità nell’UE sono scesi in modo significativo rispetto ai picchi dello scorso anno e hanno continuato a diminuire anche dopo le previsioni invernali. Grazie a un’efficace diversificazione dell’offerta e a un consistente calo dei consumi – sostenuto anche dalle miti temperature invernali – non si è concretizzata la principale preoccupazione per l’economia europea, ovvero una dirompente carenza di approvvigionamento di gas”, ha proseguito Gentiloni.

“L’economia dell’UE continua ad essere sostenuta dal mercato del lavoro più forte degli ultimi decenni. I tassi di disoccupazione continuano a toccare minimi storici. E i tassi di partecipazione e di occupazione sono rimasti a livelli record. Nonostante il previsto rallentamento dell’attività economica, il mercato del lavoro dovrebbe rimanere forte. Si prevede che la continua tensione del mercato del lavoro, l’accaparramento di manodopera dovuto alla carenza di competenze e la forte performance del settore dei servizi manterranno il tasso di disoccupazione sostanzialmente stabile intorno agli attuali minimi storici sia nel 2023 che nel 2024”, ha concluso Gentiloni.

(Redazione/9colonne)

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