Diodato incanta il pubblico madrileno in un concerto indimenticabile

MADRID. – Il celebre cantautore italiano Diodato ha regalato una performance indimenticabile al pubblico madrileno durante il suo concerto tenutosi ieri sera presso la Sala Clamores di Madrid. L’artista, noto per la sua voce potente e le sue profonde liriche, ha conquistato il cuore dei presenti con la sua energia contagiosa e la sua intensa presenza scenica.

Conosciuto semplicemente come Diodato, il cantante nato ad Aosta nel 1981, originario di Taranto, è arrivato più o meno direttamente da Roma, dalla cerimonia di premiazione del David di Donatello, al quale era candidato per la miglior canzone originale con “Se mi vuoi”, tratta dal suo ultimo album “Così speciale” del 2023 (per il film “Diabolik – Ginko all’attacco” di Antonio e Marco Manetti)

Diodato ha una lunga storia musicale alle spalle, e premi prestigiosissimi, ma è diventato famoso in tutto il mondo nel 2020, con la canzone “Fai rumore”, vincitrice del Festival di Sanremo, cantata poco prima della pandemia sul palco dell’Ariston e durante la pandemia all’Arena di Verona, in solitario. Quell’anno vinse anche il David di Donatello, per la miglior canzone originale, con “Che vita meravigliosa” (per il film “La dea fortuna” di Özpetek).

È la seconda volta, in otto mesi, che Diodato si esibisce a Madrid. Ha sostenuto in diretta che la città è bella e che si vive un’atmosfera leggera. Forse le sue parole, intense ma sempre delicate, sanno sposare quest’atmosfera.

 

 

Io lo conobbi nel lontano 2018. Era ospite di un programma radiofonico alla Reggia di Caserta. Si gelava quella sera, e pensai che anche le sue note si sarebbero congelate nell’aria. E invece, nonostante quel freddo intenso, la sua voce arrivava pura e delicata. Ne rimasi impressionata.

Credo davvero che la sua musica insegni a ritrovar bellezza, che è il titolo del suo secondo album discografico (2014)

Diodato è un cantautore potente e gentile insieme, e le sue canzoni sono poesia. Ti avvolgono e ti prendono anche fisicamente. Non so come faccia, ma ci riesce. Ha cantato “Mi si scioglie la bocca” e ho sentito le ghiandole salivari in ipersecrezione, “Ubriaco” e, benché sobria, sono riuscita a rompere un bicchiere di cristallo, “Fai rumore” ed ho sentito il silenzio lugubre della pandemia addosso.

Sono stata contenta che non abbia cantato “Non ti amo più”…

Lo aspetto a Madrid per una terza volta.

(Elisabetta Spanu)

 

Lascia un commento