Parata della vittoria a Mosca, Putin: “Contro di noi è stata scatenata una vera guerra”

Il saluto del ministro della difesa russo Sergei Shoigu al presidente Vladimir Putin prima della parata militare nella Piazza Rossa. EPA/DMITRY ASTAKHOV / SPUTNIK /

MADRID. – Nel tradizionale discorso sulla Piazza Rossa nel Giorno della Vittoria, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che in Ucraina “è stata scatenata una guerra contro la Russia, ma il Paese ce la farà”. Il leader del Cremlino ha aggiunto che la Russia “ha sconfitto il terrorismo” e continuerà a sconfiggerlo. Per il presidente russo, “la civiltà è a un punto di svolta”.

Parlando sulla Piazza Rossa, Putin ha aggiunto che “la Russia vuole un futuro pacifico e stabile, e ogni ideologia di superiorità è inaccettabile”. Un chiaro riferimento, questo, alla politica degli Stati Uniti accusata dal Cremlino di voler “esportare un modello” nel mondo.

Secondo Putin, “l’occidente provoca conflitti e rivoluzioni, distrugge valori per dettare ulteriormente le sue regole, e sostanzialmente incoraggia un sistema di saccheggio e violenza” e “alcuni paesi vogliono colpire qualsiasi centro di sviluppo sovrano” che si discosti dal modello occidentale. Ribadendo una narrazione ormai abituale, Putin ha definito Kiev “una merce di scambio nelle mani dell’Occidente”.

“In Occidente viene creato un culto del nazismo”

Non poteva mancare un paragone tra l’Occidente e il nazionalsocialismo, che secondo la propaganda del Cremlino sarebbe dominante tra i vertici di Kiev. In tal senso, il presidente russo ha sottolineato che nei paesi occidentali “I memoriali” che celebrano la sconfitta del nazismo “vengono distrutti e viene creato un culto del nazismo”. Di questo, a suo dire, il popolo russo ha preso coscienza e per questo “tutto il paese sta sostenendo attivamente l’operazione militare speciale”.

Il leader del Cremlino ha ribadito che “non c’è impegno più importante al momento che quello della battaglia che viene condotta nell’Operazione militare speciale”. Per Putin, “le battaglie che decidono il destino della nostra patria sono sempre diventate sacre, e siamo orgogliosi di chi partecipa all’operazione in atto”.

La propaganda russa

Per il secondo anno consecutivo, le celebrazioni annuali della vittoria sovietica sul nazismo, si sono del resto ampiamente trasformate in uno strumento di propaganda al servizio di quella che il Cremlino si ostina a definire un’operazione militare speciale. Nelle città della Russia, i ritratti dei soldati caduti sul fronte ucraino si affiancano ai morti della “Grande guerra patriottica”.

E l’attuale campagna di reclutamento attinge molto a questa memoria: a Volgograd i manifesti invitano gli uomini a impegnarsi “per Stalingrado!”, l’antico nome della città. I bambini delle scuole e degli asili sfilano in abiti militari, a volte dell’epoca, a volte quelli indossati dalle truppe del Cremlino.

Nel frattempo in Ucraina non cessano gli attacchi “a tutto campo”: anche questa notte la capitale è stata presa di mira dai missili russi. Le autorità locali affermano di aver contato 25 vettori nemici, 23 dei quali sono stati abbattuti.

(Redazione/9colonne)

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