Ucraina, Peskov: “Gli Usa dietro l’attacco al Cremlino”

Dmitry Peskov. (Autore: YURI KOCHETKOV/ Ringraziamenti: EPA)

MADRID. – Gli Stati Uniti “sono dietro l’attacco ucraino alla residenza del presidente russo Vladimir Putin al Cremlino”. Lo ha detto questa mattina il portavoce del capo di stato russo, Dmitry Peskov per il quale “i tentativi di negare ciò sia a Kiev che a Washington sono assolutamente ridicoli. Sappiamo molto bene che le decisioni su tali azioni e tali attacchi terroristici non vengono prese a Kiev, ma a Washington”.

Peskov ha aggiunto che “spesso anche gli obiettivi stessi non sono determinati da Kiev, ma a Washington”. Il portavoce del Cremlino ha quindi affermato che “Mosca è ben consapevole del ruolo degli Stati Uniti nell’attacco alla residenza presidenziale dato che le informazioni sulla partecipazione di Washington all’azione sarebbero state intercettate dagli stessi servizi segreti russi.

“Ma gli Usa devono rendersi conto, e si sono resi conto, della pericolosità di simili azioni”, ha aggiunto. Peskov ha specificato che le opzioni per rispondere all’attacco alla residenza presidenziale potrebbero essere “diverse”, ma ha rifiutato di fornire dettagli al riguardo.

La parata del 9 maggio

Secondo Peskov, Putin “è abituato alle situazioni così difficili, estreme” e quindi “mantiene la calma, la compostezza, la lucidità nelle valutazioni, nei comandi che impartisce”. Attualmente il Cremlino offre dunque “un normale ambiente di lavoro”.

Il portavoce presidenziale ha quindi sottolineato che le indagini per verificare il luogo di partenza di quello che per Mosca è senza ombra di dubbio un raid offensivo ucraino sono tuttora in corso. “Speriamo che a tempo debito venga fatta luce su tutto questo”, ha detto Peskov, rispondendo a una domanda in merito alla versione secondo cui l’attacco non sarebbe scattato dall’Ucraina, ma da uno dei quartieri della capitale.

Peskov ha inoltre specificato che l’accaduto influirà sulla celebrazione del Giorno della Vittoria il 9 maggio. “Si sta preparando una parata ordinaria. Il presidente parlerà, come di solito accade” anche se “dopo l’attacco, le misure di sicurezza nella residenza presidenziale saranno rafforzate”.

(Redazione/9colonne)

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