Emilia-Romagna inondata, evacuazioni e una vittima

Intervento dei Vigili del Fuoco a Fontanelice (Bologna) per il crollo di un'abitazione a causa di uno smottamento, 03 maggio 2023. (ufficio stampa)

ROMA. – Da ieri il maltempo si abbatte senza tregua sull’Emilia Romagna, che registra anche una vittima: un ciclista ottantenne travolto questa mattina dalle acque esondate dal fiume Senio a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. Nel bolognese, a Fontanelice, una palazzina è franata e si sta cercando una persona potenzialmente coinvolta, nel capoluogo emiliano le scuole sono state chiuse e ci sono state evacuazioni dagli edifici considerati più a rischio.

A questa mattina alle 7:15, erano stati già 400 gli interventi dei Vigili del Fuoco, per allagamenti a Faenza per la rottura degli argini del Lamone e le evacuazioni che si sono rese necessarie anche Dovadola (FC) per una frana, a Monzuno e Castel San Pietro (BO) per allagamenti. Quello che si sta verificando nel bolognese – avvisava ieri la Regione – è un evento di portata rilevante, con pioggia che cade ininterrottamente da 24 ore; si prevede, inoltre, una persistenza di precipitazioni sul settore centro-orientale della regione, che potranno creare ulteriori incrementi dei livelli idrometrici da monte sui bacini già interessati dalle piene.

Tra gli osservati speciali il torrente Sillaro, affluente del Reno. Qui nel primo pomeriggio di ieri si è formata una breccia tra Massa Lombarda (Ravenna) e Imola (Bologna). L’Agenzia regione per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile è intervenuta con i propri mezzi e con una ditta: si è lavorato tutta la notte, anche con torri-faro, per chiudere nel più breve tempo possibile la rottura con massi ciclopici; sul posto è entrato in azione anche un elicottero dei vigili del fuoco, come supporto alle operazioni di evacuazione di una famiglia. Sono localizzati altri allagamenti lungo il Sillaro: nel bolognese ha tracimato in località San Salvatore a Sesto Imolese.

Si alza il livello del Po 

Il livello del fiume Po, dopo mesi di secca, si è alzato di oltre 1,5 metri nelle ultime 24 ore. Lo stato del più grande fiume italiano è rappresentativo della sofferenza dei corsi d’acqua che si sono gonfiati per le piogge con straripamenti ed esondazioni. Nelle campagne sono finiti sott’acqua seminativi, frutteti, vigne con danni alle strutture e alla viabilità stradale e ferroviaria.

Oltre alle evacuazioni di emergenza della popolazione, l’esondazione di fiumi e torrenti ha isolato abitazioni, bloccato strade e fermato la circolazione dei treni con fattorie assediate e bloccate dalla marea di fango, vigneti sott’acqua e interi filari di ulivi sradicati dalla furia delle frane che se li sono portati via senza pietà.

(Redazione/9colonne)