Via libera definitivo alla riforma del “solo sì è sì”

MADRID — Il “via libera” finale più controverso per il governo spagnolo è arrivato. Nel pomeriggio, il Senato ha approvato definitivamente la riforma presentata dal Partito Socialista (PSOE) della cosiddetta legge “del solo sì è sì”, la normativa anti-stupri finita in un vortice di polemiche poco dopo l’entrata in vigore per aver favorito centinaia di riduzioni di condanna a delinquenti sessuali. Con le modifiche approvate ora, i promotori della riforma puntano a frenare quello che il premier Pedro Sánchez stesso ha definito “un effetto indesiderato”. Ma in ambienti giuridici non tutti sono convinti dell’efficacia del proposito.

Come una settimana prima al Congresso dei deputati, al momento dell’ok del Senato nel voto odierno non si sono levati applausi dai banchi della maggioranza. Un segnale evidente dell’altissima tensione in cui è andato in scena per mesi il dibattito interno alla coalizione di governo (PSOE-Unidas Podemos) su come cercare di frenare le riduzioni di condanne per reati sessuali dovuti alla “legge del solo sì è sì”.

Ad esultare sono stati invece i parlamentari del Partito Popolare, a cui Sánchez ha dovuto affidarsi per strappare il “sì” a una riforma su cui Podemos si è detto in disaccordo sin dal primo momento.

La nuova norma anti-violenze sessuali ha concentrato su di sé un’alta posta politica, essendo uno dei progetti chiave per la ministra delle Pari Opportunità Irene Montero, che è allo stesso tempo una delle principali figure di Podemos.

D’altra parte, Sánchez ha dovuto fare per mesi i conti con i feroci attacchi dell’opposizione sugli effetti della legge, ricevendo l’accusa di aver “tradito le donne” permettendo sconti di pena e scarcerazioni anticipate di delinquenti sessuali. Il tutto a poche settimane dall’inizio di un intenso ciclo elettorale.

La vicenda è quindi sfociata in uno scontro aperto tra i due partner della coalizione di governo, con attacchi dialettici durissimi. Fino alla frattura in Aula, con socialisti e popolari da una parte e Unidas Podemos, Esquerra Republicana e Bildu (questi ultimi due soci parlamentari abituali di Sánchez) espressisi contro la riforma.

In attesa di capire se i ritocchi al codice penale approvati dal Parlamento consentiranno di frenare le riduzioni di condanne dovute all’applicazione della legge del “solo sì è sì” da parte dei tribunali, entrambe le anime dell’esecutivo stanno cercando di voltare pagina rispetto a una delle vicende più intricate da affrontare per entrambe.

L’obiettivo è completare i pochi mesi di legislatura che rimangono senza altri sussulti tali da far tremare le fondamenta della coalizione.

Redazione Madrid

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