Toni duri nell’ultimo “corpo a corpo” Sánchez-Feijóo prima delle elezioni di maggio

El socialista Pedro Sánchez y el popular Alberto Núñez Feijóo

MADRID — Toni duri e un clima generale già pienamente proiettato verso le elezioni. L’ultimo faccia a faccia in Parlamento tra il premier spagnolo Pedro Sánchez e il suo principale avversario, il senatore popolare Alberto Núñez Feijóo, è stato condizionato dalla vicinanza del doppio appuntamento con le urne del 28 maggio. Entrambi i leader sono pienamente coinvolti nella campagna per le amministrative e comunali in programma in quasi tutto il Paese. E il “corpo a corpo” non ha lasciato dubbi a riguardo, secondo le cronache dei principali media iberici.

Inizialmente tenuto a presentare i piani del governo per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina, Sánchez ha sfruttato il suo primo intervento nella seduta odierna del Senato anche per una nuova promessa nell’ambito delle politiche abitative. “Il governo costruirà 20.000 nuove case di proprietà pubblica in terreni del Ministero della Difesa”, ha detto, spiegando poi che questa cifra si aggiungerà a quelle di altri recenti annunci, per un totale di “113.000 case in più” per “giovani e famiglie che non possono pagarsi un alloggio e un affitto”.

Il premier ha così insistito sulla linea scelta nelle ultime settimane per dare lo slancio finale alla sua strategia elettorale: quella di concentrarsi su un ambito particolarmente delicato per molte persone potenzialmente raggiungibili dall’offerta politica dei partiti di centrosinistra, l’accesso a una casa, sempre più complesso per categorie sociali con redditi medi o bassi, soprattutto nelle grandi città.

Nel primo turno di replica, Feijóo è partito subito all’attacco dell’operato del governo, sostenendo, ad esempio, che “sta nascondendo” informazioni sulla risposta del Paese iberico alla guerra in Ucraina e che sta creando “debito pubblico più di qualsiasi altro premier in 44 anni di democrazia”, mentre l’inflazione rimane elevata. Inoltre, ha accusato Sánchez di agire principalmente “per ingannare” o per “opportunismo”.

In riassunto, un compendio di critiche a 360 gradi, esposto per contrastare gli elogi del premier a un’azione di governo volta a “proteggere i cittadini”, con uno scudo sociale “molto ambizioso, il più ambizioso mai dispiegato”.

Poco a poco, le stoccate riservate da ciascuno dei due leader politici all’avversario diretto sono salite progressivamente in grado di profondità e durezza, con toni sempre più da dibattito tv pre-elettorale. “Il suo passaggio alla politica nazionale è stato un fiasco”, ha detto, ad esempio, Sánchez a Feijóo. “Non abbia nessun dubbio, vengo ad abrogare il ‘sanchismo’ nella forma e nella sostanza”, ha replicato il leader popolare.

Redazione Madrid

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