ROMA. – Il Terzo Polo, una settimana fa, era al 7,5% nei sondaggi Quorum YouTrend. Oggi, dopo la rottura tra Renzi e Calenda sul partito unico, Azione e Italia Viva sommati danno appena il 5,6, praticamente due punti percentuali in meno (per l’esattezza 3,5% Azione e 2,1% Italia Viva). E Carlo Calenda, durissimo nei giorni scorsi nei confronti dell’ex premier, a SkyTg24 a mente fredda abbassa un po’ il tiro:
“Non penso che Matteo Renzi sia un mostro, ma ci sono stati venti giorni di attacchi continui – riflette – Alla fine la situazione è degenerata. Io ho fatto un solo attacco personale a Renzi, e ho sbagliato”. Non proprio una riapertura sul futuro anche se, spiega il presidente di Azione, “per ora i gruppi parlamentari restano uniti perché paradossalmente sul merito delle domande si lavora bene e continuiamo a farlo”.
Parola d’ordine ricostruire
Resta in fatto, aggiunge però Calenda, che “il tema oggi è costruire quell’area e lo faremo in modo collettivo, con Richetti, Carfagna, con gli amministratori locali, con Gelmini, con tutti quelli che collaborano con la massima apertura”. E anche con esponente di Italia Viva come Bonetti, Marattin, Rosato, “ma sugli argomenti, perché sul progetto politico non lo hanno voluto fare e io non ho la forza di obbligarli. Abbiamo già dato, ricominciare da capo non si può”.
Secondo il sondaggio, intanto, i voti persi dal Terzo Polo sarebbero stati raccolti dal centrodestra, che nel complesso aumenta di 1,5 punti percentuali rispetto all’ultima rilevazione: crescono tutti i partiti, da Fdi a Noi Moderati passando per la Lega, tranne Forza Italia che rimane stabile. L’altro mezzo punto perso da Azione e Italia Viva “finisce” invece dalle parti del Partito democratico, che guadagna uno 0,4%.
(Redazione/9colonne)