Ucraina, fonti filorusse: “Forti bombardamenti su Nova Kakhovka”. È la controffensiva? 

Postazioni di missili Patriot. (Foto tratta dal profilo twitter del ministro della Difesa di Kiev Oleksii Reznikov, 19 aprile 2023.)

MADIRD. – Secondo fonti russe e filorusse sul campo, dalle prime ore di oggi le truppe ucraine hanno iniziato un pesante bombardamento di artiglieria su Nova Kakhovka, città strategica che affaccia sul Dnepr, nella regione di Kherson e nei villaggi vicini. Stando a quanto riportato dalla RIA Novosti, “le autorità cittadine hanno esortato le persone a rimanere al riparo”.

Anche il bombardamento dei settori in prima linea nella regione di Zaporizhia si è intensificato. Non è ancora chiaro se quello in atto sia una sorta di fuoco di preparazione per l’annunciata controffensiva ucraina, ma è certo che, come afferma il leader filorusso Vladimir Rogov,

“Le truppe di Kiev continuano a dislocare truppe e veicoli corazzati ai confini della regione di Zaporizhia”. A Nova Kakhovka si segnalato dei feriti tra la popolazione. “Nova Kakhovka e gli insediamenti del distretto urbano sono sotto il più severo fuoco di artiglieria dei militanti delle forze armate ucraine. Chiediamo a tutti di rimanere nei rifugi e salvare le loro vite e la loro salute”, è il messaggio diramato dall’amministrazione distrettuale filorussa.

Secondo informazioni dal terreno, i bombardamenti avrebbero colpito anche la stazione delle ambulanze e dell’unità antincendio e di soccorso di Novaya Kakhovka e ci sarebbero interruzioni nella linea elettrica. “Le forze armate ucraine hanno iniziato a intensificare i bombardamenti di Vasilyevka, Tokmak, Polog, Vodiane e altri insediamenti in prima linea. A cosa è collegato, si può solo immaginare”, ha detto Rogov.

Centro per gli studi strategici: “Esercito russo prostrato, ma in grado di andare avanti” 

Le perdite sul campo di battaglia e le sanzioni occidentali hanno prostrato l’esercito russo, ma Mosca ha e avrà ancora per diverso tempo una potenza di fuoco sufficiente per proseguire la guerra in Ucraina, secondo una nuova analisi indipendente.

Il rapporto del Centro per gli studi strategici e internazionali fornisce un numero impressionante di perdite militari russe che comprendono quasi 10.000 mezzi “si primo livello” distrutti: carri armati, camion, pezzi di artiglieria e droni aerei. Allo stesso tempo, l’analisi sottolinea che la Russia può ancora attingere alle riserve stoccate nel periodo della Guerra Fredda e alle scorte ancora più vecchie da gettare nel calderone della prima linea per recuperare numericamente ciò che potrebbe aver perso in tecnologia.

“La qualità dell’esercito russo in termini di equipaggiamento avanzato probabilmente diminuirà, almeno nel breve termine”, afferma il rapporto del CSIS nel quale si stima che Mosca “abbia perso da 1.845 a 3.511 carri armati in un di guerra”.

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