Botta e risposta tra governo e PP sulle politiche abitative

El socialista Pedro Sánchez y el popular Alberto Núñez Feijóo

MADRID — Dopo i recenti annunci di Pedro Sánchez in materia di politica abitativa, ecco pronta la risposta del Partito Popolare. E così, mentre il governo spagnolo approvava in Consiglio dei ministri la futura messa a disposizione di “50.000 alloggi” riscattati dalle banche negli anni del crack finanziario e favorire così “affitti accessibili”, il leader dell’opposizione Alberto Núñez Feijóo presentava a Madrid un piano alternativo: una proposta che prevede, tra altre cose, “un aiuto all’emancipazione” per giovani da 1.000 euro.

Quella di mettere il turbo sulla questione abitativa risponde a una precisa strategia messa in pratica dal premier e dai suoi alleati a poche settimane dal primo grande appuntamento elettorale del 2023, con amministrative e comunali in programma in quasi tutto il Paese. Le difficoltà nell’accesso a una casa sono infatti uno dei principali problemi indicati dagli spagnoli, per molti dei quali si fa sempre più difficile ottenere un mutuo sostenibile o affittare un’abitazione o una stanza a prezzi accettabili.

Nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri, la titolare dell’Economia Nadia Calviño ha spiegato che il piano del governo sui 50.000 alloggi è strutturato in tre parti: da una parte, è prevista la vendita a regioni e comuni di circa 21.000 alloggi recuperati da banche in crisi, dall’altra la riformulazione di contratti di affitto nel caso di altre 14.000 abitazioni, ed è poi contemplata la cessione di suolo pubblico per la costruzione di ulteriori 15.000 case.

Questa misura, preannunciata da Sánchez stesso, è volta a complementare la legge “sull’accesso a una casa dignitosa” concordata con Esquerra Republicana ed Eh Bildu la settimana scorsa: tale norma, che ora le forze parlamentari che appoggiano il governo puntano ad approvare in Parlamento in termini relativamente brevi. Tra le principali novità, ci sono limiti agli aumenti degli affitti validi in tutti i casi di rinnovo dei contratti, l’annullamento degli onorari in favore di agenzie messi a carico degli inquilini e un aumento delle tutele per le persone a rischio sfratto.

Le ultime mosse del centrosinistra non sono tuttavia condivise da Feijóo, che considera necessario un “patto di Stato in materia abitativa” e non “soluzioni magiche, misure populiste o modelli interventisti” come quelle che, secondo il leader popolare, vorrebbe applicare Sánchez.

Il piano proposto dal numero 1 dell’opposizione prevede, oltre a un bonus da 1.000 euro per aiutare i giovani ad affrontare “spese oggettive” legate agli affitti, la copertura di pegni richiesti al momento della firma di un contratto di nolo o acquisto e “l’aumento delle cessioni” di suolo pubblico per incrementare la costruzione di nuovi alloggi: l’aumento di case edificate, secondo Feijóo, permetterà poi di favorire piani di affitti agevolati a prezzi “del 40% inferiori” rispetto a quelli di mercato.

Le proposte del leader popolare hanno ottenuto una contro-replica del governo, affidata alla portavoce dell’esecutivo Isabel Rodríguez. “C’è un fatto incontestabile: le politiche abitative del PP hanno fallito”, ha detto, “e questo lo sanno tutti, in particolare le persone che le hanno subite, ad esempio con sfratti, bolla immobiliare, speculazione e corruzione”.

Redazione Madrid

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