Ucraina, Putin visita il quartier generale delle truppe del Dnepr

Il presidente russo Vladimir Putin parla nello stadio di Mosca. (ANSA)

MADRID. – Visita a sorpresa del presidente russo Vladimir Putin a ridosso di una delle aree operative di quella che il Cremlino si ostina a definire “operazione militare speciale” in Ucraina. Putin si è recato al quartier generale del gruppo di truppe del Dnepr in direzione di Kherson, dove ha tenuto un incontro con i militari. La notizia è stata diramata dal servizio stampa del capo dello Stato.

“Presso il quartier generale del gruppo di truppe del Dnepr nella regione di Kherson – si legge in un comunicato – il presidente ha ascoltato i rapporti del comandante delle forze aviotrasportate, il colonnello generale Mikhail Teplinsky, il comandante del gruppo di truppe del Dnepr, colonnello generale Oleg Makarevich e altri capi militari”. Secondo la stessa fonte, Putin ha chiesto ai militari aggiornamenti sulla situazione nelle direzioni Kherson e Zaporozhia, invitandoli a scambiarsi informazioni.

La controffensiva ucraina ci sarà?

Il quadrante visitato da Putin è uno di quelli dove ci si aspetta che si scateni l’annunciata controffensiva ucraina. È probabile che la visita del presidente possa rappresentare inoltre una sorta di “incoronazione” per il colonnello generale Mikhail Teplinsky, comandante delle truppe paracadutate, che secondo l’intelligence occidentale avrebbe “molto probabilmente riacquistato un ruolo di primo piano nella catena di comando in Ucraina” dopo essere stato rimosso dal suo incarico nel gennaio 2023.

La riconferma di Teplinski, anche se in un ruolo non ancora bene inquadrato dagli analisti occidentali, potrebbe dimostrare che la Russia si stia preparando a “rimescolare i comandanti anziani” dopo la fallita offensiva invernale e alla vigilia di una possibile controffensiva ucraina. A metà marzo, Putin aveva già tenuto una riunione al posto di comando delle forze d’invasione a Rostov sul Don, dove aveva ascoltato i rapporti del capo di stato maggiore delle forze armate Valery Gerasimov e di alcuni capi militari.

Prima di allora, il presidente aveva visitato Mariupol in un sopralluogo enfatizzato dalla propaganda che per l’occasione aveva diramato anche un filmato del leader del Cremlino che, guidando un’automobile, faceva di persona un giro della città per controllarne le infrastrutture.

Kirby attacca Lula per il “sostegno” a Mosca

Casa Bianca fortemente critica nei confronti delle dichiarazioni del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva che durante la sua visita ufficiale in Cina ha dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero smettere di “incoraggiare” la guerra in Ucraina. “In questo caso, il Brasile sta ripetendo a pappagallo la propaganda russa e cinese senza guardare ai fatti”, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Kirby, aggiungendo che i commenti di Lula sono “profondamente problematici”.

A gettare ulteriore benzina sul fuoco sono stati inoltre i toni decisamente amichevoli che hanno caratterizzato il tour in Brasile del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, dove il capo della diplomazia di Mosca ha incontrato lo stesso Lula e ha ringraziato “i nostri amici brasiliani per la loro chiara comprensione della genesi della situazione in Ucraina”.

Lula ha anche affermato che gli Stati Uniti e l’Europa “devono iniziare a parlare di pace” e che Kiev “condivide la colpa del conflitto”, iniziato nel febbraio 2022 quando le forze russe hanno invaso l’Ucraina. Da parte sua, però, il ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira, che ha incontrato il suo omologo russo all’inizio della giornata di ieri, ha ribattuto dicendo: “Non so come o perché il presidente sia arrivato a quella conclusione, ma non sono affatto d’accordo”.

(Redazione/9colonne)

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