Pnrr, Fitto: “No allo scaricabarile, parole d’ordine serietà e responsabilità”

Il ministro degli Affari Europei, Politiche di Coesione e Pnrr Raffaele Fitto. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – “Non c’è un tema di polemica o di scaricabarile, noi non vogliamo farlo nei confronti di nessuno, però è altrettanto palese, evidente, chiaro che nessuno può dopo soli 5 mesi pensare di fare scaricabarile su questo governo, questo non sarà in alcun modo consentito perché questo sarebbe prima ridicolo e poi paradossale. L’augurio e l’auspicio è che si apra un confronto serio e nel merito. Il nostro auspicio è che su questi temi ci sia realmente un approccio serio e costruttivo. Le parole d’ordine sono serietà e responsabilità, diversamente c’è una polemica politica che non serve a nessuno”.

Così Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, intervenendo in replica a Palazzo Madama dopo la discussione generale sul decreto legge per l’attuazione del Pnrr e delle politiche di coesione. “Il dl si inserisce in una visione che questo governo ha avuto sin dall’inizio e che noi rivendichiamo con forza e decisione” spiega il ministro, aggiungendo:

“Nel momento in cui si è deciso di  mettere insieme il Pnrr con le politiche di coesione si è fatta già una scelta importante che parla di un grande problema che ha questo paese” sottolinea ancora Fitto, che aggiunge: “Le due visioni non possono essere scollegate come si rischiava di  avere, nel silenzio mediatico il governo ha compiuto una prima scelta, quella di  verificare con una relazione precisa e puntuale lo stato di attuazione delle politiche  di coesione nel nostro Paese”.

La discussione

Il ministro ha inoltre sottolineato “l’ottimo lavoro in commissione tradito dallo spirito del dibattito”. “Questo decreto è stato discusso con l’Anci, con l’Upi e con le regioni a lungo e in sede di Conferenza unificata hanno espresso un parere positivo” ricorda inoltre il responsabile dell’attuazione del Pnrr, specificando: “In commissione abbiamo approvato numerosi emendamenti del Pd e di M5S”.

“È stato detto in quest’aula che noi abbiamo smantellato le unità di missione presso i ministeri, ma è esattamente l’opposto di quello che fa il decreto, che prevede invece la stabilizzazione del personale all’interno delle unità di missione” rivendica ancora Fitto, aggiungendo: “Quando si parla del rapporto di contrapposizione tra Mef e presidenza si dice un’altra inesattezza: questo governo ha fatto una scelta che è quello di mettere in campo un ministero per l’attuazione del programma”.

(Redazione/9colonne)

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