Il ministro della Difesa ucraino a Madrid, ‘materiale antiaereo e artiglieria le priorità’

Cortesia del Ministerio de Defensa
Cortesia del Ministerio de Defensa

MADRID — Materiale antiaereo, artiglieria e armamenti navali. Sono queste le principali necessità di Kiev sul piano militare per fronteggiare le forze di Mosca impiegate sul terreno in Ucraina, stando al governo di Volodymyr Zelensky. E oggi, occasione per farlo presente anche alla Spagna è arrivata con una visita a Madrid di Oleksiy Reznikov, il ministro ucraino per la Difesa. “Distruggere il dominio aereo dei russi per noi è cruciale”, ha spiegato dopo un incontro con la sua omologa iberica Margarita Robles. “La Spagna darà sempre ciò di cui dispone”, ha assicurato la ministra spagnola.

Reznikov è arrivato alla sede del dicastero della Difesa spagnolo poco oltre le 12:30 di oggi: ad accoglierlo, oltre a Robles e a una delegazione di autorità, c’erano diverse unità militari, con tanto di banda musicale pronta a intonare i rispettivi inni nazionali. I due ministri sono poi entrati nell’edificio ministeriale per un incontro bilaterale.

Nella successiva conferenza stampa, l’esponente del governo ucraino ha spiegato che la sua priorità “personale” è quella di “mantenere in vita i nostri militari”, motivo per cui si sente “molto grato” per il sostegno garantito dalla Spagna. Come ricordato da Robles, Madrid ha contribuito sia con spedizioni di materiale bellico, sia con l’addestramento di soldati ucraini in territorio nazionale — circa 1.000 fino al momento —, sia con aiuti finanziari e umanitari, come ad esempio la ricezione di feriti di orfani o feriti di guerra.

Uno degli ultimi ausilii offerti dalla Spagna corrisponde all’invio di 10 unità di carri armati Leopard: le prime sei, ha detto la ministra spagnola, dovrebbero essere “materialmente” in Ucraina entro la fine di aprile. “Speriamo che per allora possano star ruggendo sul terreno ucraino con accento spagnolo”, ha aggiunto Reznikov. Le altre quattro unità sono in fase di “riparazione”.

Ma le battaglie sul campo proseguono, e Kiev vorrebbe ottenere di più. La “priorità numero uno”, ha detto il ministro della Difesa ucraino, “tutto ciò che può essere incluso” nel concetto di “difesa antiaerea”, quindi anche caccia. A proposito, nelle ultime settimane, Robles ha affermato a più riprese che la Spagna non è in possesso dei caccia F-16 richiesti dal governo Zelensky. Al suo fianco, Reznikov ha spiegato tuttavia che Kiev è “interessato” anche ad altri “caccia di quarta generazione”.

L’incognita è quindi se potrebbe essere possibile un invio dalla Spagna di Eurofighter, aerei militari che rientrano in questa categoria, secondo i media iberici. “La Spagna ha quello che ha e darà sempre nei limiti delle proprie possibilità, ciò che non ha non lo può dare”, si è limitata a precisare Robles, ricordando anche che lei preferisce non dare dettagli sul materiale che viene inviato all’Ucraina. “Chi sta morendo sono gli ucraini, noi non possiamo dare nessuna informazione che possa mettere in pericolo le loro vite”.

Reznikov ha poi aggiunto che è anche considerata necessaria la ricezione di artiglieria di “calibro 150” e “calibro 105”, delle munizioni corrispondenti e di materiale navale. “Dipende dalla capacità dell’armata spagnola, ovviamente non deve essere a discapito delle sue possibilità”.

Rispetto alle informazioni circolate nelle ultime ore dopo la filtrazione di documenti top secret attribuiti al Pentagono, entrambi i ministri hanno definito “non vero” che sul suolo ucraino ci sia presenza di unità speciali di Paesi della Nato.

Nel pomeriggio, e accompagnato da Robles, Reznikov ha fatto poi visita a connazionali che hanno subito gravi amputazioni o mutilazioni in battaglia presso l’ospedale Gómez Ulla di Madrid.

Francesco Rodella / Redazione Madrid

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