Ucraina, il governatore filorusso lancia l’allarme: “Kiev sta per lanciare la controffensiva”

Militari ucraini al fronte, Bakhmut, Ucraina, 06 marzo 2023. ANSA/CARLO ORLANDI

MADRID. – La grande offensiva di primavera ucraina è davvero alle porte? Secondo il governatore ad interim della regione occupata di Kherson, Vladimir Saldo, ci sarebbero pochi dubbi al riguardo. In un’intervista alla RIA Novosti, l’esponente filorusso afferma infatti che le truppe ucraine si starebbero preparando ad attraversare il Dnepr, anche se, si affretta ad aggiungere “i loro tentativi sono destinati al fallimento”.

Fatto sta che, spiega Saldo, “Sulla riva destra del Dnepr, le unità nemiche stanno manovrando, cambiando posizione e compiendo manovre diversive; inoltre vengono trasferite manodopera e attrezzature, vengono assemblate imbarcazioni. Ci sono segni di preparativi per un tentativo di attraversare il Dnepr e di occultamento di questa preparazione”.

Secondo il governatore, ad essere ormai dislocati sono grandi quantità di “equipaggiamento, armi, munizioni e mezzi di supporto. Hanno raggiunto un numero sufficiente di soldati per provarci”. Quindi lungo il corso del Dnepr sono possibili ‘provocazioni’, anche di grandi dimensioni, ma sono destinate al fallimento”, ha sottolineato Saldo.

Una delle direzioni di attacco che, secondo la stampa russa, la controffensiva ucraina potrebbe prendere sarebbe quella attraverso la regione di Zaporizhia al fine di raggiungere la costa del Mar d’Azov per tagliare il corridoio terrestre verso la Crimea. Il comando ucraino avrebbe preparato otto brigate d’assalto compattandole nella cosiddetta “guardia offensiva”. Il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha stimato il numero di queste truppe in circa 200mila persone.

La “bozza di pace” scritta da ChatGPT per il Berliner Zeitung

Mentre la diplomazia internazionale sembra, dopo oltre un anno, incapace di sciogliere il nodo della guerra in Ucraina, il Berliner Zeitung ha deciso di coinvolgere l’intelligenza artificiale chiedendo a ChatGPT di redigere una bozza di trattato di pace. A ChatGPT è stato chiesto inoltre di scrivere due lettere a nome del cancelliere tedesco Olaf Scholz indirizzate a Vladimir Putin e a Vladimir Zelensky per “sponsorizzare” il negoziato.

Le indicazioni che sono state date al chatbot sono quelle di assumere il ruolo di leader neutrale dei negoziati e di redigere una bozza di pace che richieda compromessi da entrambe le parti, allo scopo di creare una situazione il più stabile possibile in modo che il conflitto non scoppi di nuovo.

Ciò che alla fine è scaturito dal “cervello artificiale” è stata una risoluzione che prevede il cessate il fuoco immediato, il ritiro delle truppe nelle loro posizioni originarie, la creazione di una zona smilitarizzata lungo l’attuale linea di conflitto sotto la supervisione di forze internazionali di mantenimento della pace, la concessione dell’autonomia a Donetsk e Lugansk all’interno dell’Ucraina, il consolidamento legislativo della protezione dei diritti della popolazione di lingua russa in queste regioni.

Inoltre, il “trattato di pace” afferma anche la necessità di normalizzare le relazioni tra i paesi in conflitto, attribuisce a entrambe le parti la responsabilità della ricostruzione delle aree colpite insieme alla comunità internazionale e invita l’Onu, l’Ue e l’Osce a monitorare l’attuazione di questo trattato.

(Redazione/9colonne)

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