Attacco di Podemos a Díaz: “Non sta puntando sull’unità”

MADRID — Acque agitate. A due giorni dal “passo avanti” della vicepremier spagnola Yolanda Díaz in vista delle politiche di fine anno, le tensioni tra il movimento politico Sumar e Podemos non appaiono per nulla dissipate. E dalla formazione fondata da Pablo Iglesias arriva un attacco diretto alla leader del nuovo progetto. “Non sta puntando chiaramente sull’unità”, ha detto oggi a RNE la segretaria generale di Podemos Ione Belarra, altresì ministra dei Diritti Sociali. Belarra ha anche sostenuto che, secondo lei, il Partito Socialista starebbe cercando di spingere per una rottura tra il suo partito e il movimento lanciato da Díaz.

“Podemos ha già detto che vuole che Yolanda Díaz sia la candidata”, ha detto Belarra nella sua intervista, “adesso dev’essere Yolanda Díaz a chiarire se vuole essere la candidata dell’unità”. La leader di Podemos ha aggiunto di essere convinta che per “trasformare la realtà”, il suo partito “deve far parte” di un fronte ampio delle forze politiche di sinistra alle elezioni generali. Al momento, tuttavia, un’intesa per rendere questo scenario possibile non pare essere vicina. 
“Credo che ciò che sta succedendo abbia molto a che vedere con il fatto che il Partito Socialista non vuole un partner come Podemos alla propria sinistra”, ha commentato Belarra. “Credo che i media affini al PSOE vogliano dire a Yolanda Díaz che lei può fare a meno di noi”, ha aggiunto, “e io non sono d’accordo con questo fatto”.
In attesa di un’eventuale replica a queste parole da parte di Díaz stessa, che oggi non ha rilasciato interviste a media ma solo un video con dichiarazioni per commentare il calo di disoccupati registrato a marzo, a pronunciarsi è invece stata la portavoce del governo, la socialista Isabel Rodríguez.
A detta sua, “le azioni” del governo di coalizione progressista attuale e forze come quelle che possono conformare un movimento come Sumar possono portare a “una mobilitazione importante” degli elettori “progressisti”. D’altro canto la portavoce ha evitato di rispondere direttamente alle accuse di Belarra sul presunto ruolo del PSOE negli sviluppi di Sumar.
Nel frattempo, la vicepremier ha lanciato una campagna di ‘crowdfunding’ per finanziare il progetto di Sumar, in modo tale da permettergli di essere “autonomo”.

Redazione Madrid

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