Ucraina, Lavrov: “Consideriamo l’Unione europea un’associazione ostile”

Vladimir Putin alle spalle del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov mentre firma dei documenti. Missili
Vladimir Putin alle spalle del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. EPA/PAVEL GOLOVKIN / POOL

MADRID. – “La Russia considera l’Unione europea un’associazione ostile”, così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista al quotidiano Argumenty i Fakty. “L’Unione Europea – ha detto il capo della diplomazia di Mosca – ha perso la Russia. Ma è colpa sua. Dopotutto, sono i paesi membri dell’UE e i leader dell’Unione stessa che dichiarano apertamente la necessità di infliggere alla Russia, come dicono loro, una sconfitta strategica. Per questo motivo, consideriamo l’Ue un’associazione ostile”.

Tra le ragioni di tale presa di posizione, Lavrov ha anche indicato “il pompaggio di munizioni e armi nel regime di Kiev, nonché l’invio di istruttori e mercenari in Ucraina”. Il ministro ha sottolineato che in tale contingenza Mosca intende agire “con fermezza se necessario”, ma basandosi sugli interessi nazionali e sui principi di reciprocità.

Tuttavia, ha spiegato il ministro degli Esteri, nel caso in cui l’Ue abbandoni “il corso anti-russo, Mosca prenderà in considerazione proposte in conformità con la dottrina di politica estera della Federazione Russa”.

Intelligence Gb: “Mosca cerca di sostituire il Gruppo Wagner”

Nella sua analisi quotidiana sulla situazione sul campo in Ucraina, il ministero della Difesa britannico afferma che la Russia sta cercando probabilmente di “sponsorizzare” delle soluzioni alternative all’uso dei mercenari del Gruppo Wagner al fronte.

Secondo gli 007 britannici, Mosca desidererebbe sostituire la milizia al soldo di Evgeni Prigozhin con altre analoghe ma con le quali si troverebbe attualmente meno in contrasto. Il tentativo della leadership militare russa, scrive ancora l’intelligence inglese, “avviene nel contesto della faida di alto profilo tra il Ministero della Difesa e il gruppo Wagner.

La leadership militare russa probabilmente vuole ingaggiare un una milizia privata sostitutiva su cui abbia un maggiore controllo. Tuttavia, nessun altro corpo di mercenari russo attualmente operativo si avvicina alle dimensioni o al potere del Gruppo Wagner”.

(Redazione/9colonne)

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