Napoli, che scivolone: il Milan ringrazia e la corsa Champions si infiamma

Rafael Leao festeggia il gol che stende il Napoli al Maradona
Rafael Leao festeggia il gol. ANSA / CIRO FUSCO

MADRID. – Dopo averlo fatto un mese fa contro la Lazio, il Napoli concede la ribalta del Maradona anche al Milan. Ultimamente, non sembra fortunata, la formazione di Spalletti, quando deve affrontare le squadre che lottano per un posto in Champions. Anzi, anche stavolta la fortuna c’entra davvero poco: c’entra, eccome, un atteggiamento per nulla apprezzabile, fatto di deconcentrazione e approssimazione. Un Napoli (quasi) mai visto, insomma, fin da subito apparso distratto e vulnerabile. Ne ha approfittato il Milan, passato al Maradona con sorprendente facilità (0-4).

Una partenza del diavolo

Gara indirizzata già dopo meno di mezzora, con Brahim Diaz, Leao e Saelemaekers poi, improvvisamente diventati imprendibili, novelli speedy gonzales per una difesa, quella partenopea, in difficoltà perenne. Forse stupito per cotanta mànna piovuta dal cielo, il Milan ha dettato a proprio piacimento i ritmi di gara, controllando le sfuriate svampite degli azzurri e finendo in goleada.

Ora, l’appuntamento tra le due squadre è rimandato al primo round di Champions, dove, c’è da scommetterlo, vedremo un Napoli molto diverso. Sul fronte scudetto, non ci saranno ripercussioni: ma qualche piccola macchia, in questo rush finale, poteva essere forse evitata.

Duello capitale

Mentre il Milan passeggiava alle pendici del Vesuvio, Roma e Lazio proseguivano la loro corsa in zona Champions. Gli uomini di Sarri tornano dalla campagna in Brianza con il pieno di punti, grazie a un gol per tempo e a una prestazione autorevole, frutto anche delle assenze pesanti, nel Monza, di Izzo e Pessina, entrambi appiedati per squalifica e pedine fondamentali nell’economia di mister Palladino. I biancazzurri consolidano così il secondo posto in classifica.

La Roma ci metteva un po’ troppo a sbarazzarsi di una rognosa Sampdoria, battagliera ed irriducibile fino alla fine. Jeison Murillo, già ammonito, con un fallo ingenuo, spianava la strada ai giallorossi che, con la superiorità numerica in tasca, sbloccavano con Wijnaldum (il migliore in campo), per poi dilagare con il rigore di Dybala e il colpo da biliardo di El Shaarawy. Giallorossi adesso appaiati all’Inter, disastrosa il giorno prima a San Siro contro la Fiorentina.

Gli altri responsi

Nel resto della giornata domenicale di Serie A, fa rumore il tonfo dell’Udinese, battuta 3-0 dal Bologna. Anche qui, tutto già deciso dopo 12 minuti, con i graffi di Posch e Moro. Il sigillo finale di Barrow era la classica ciliegina sulla torta rossoblù, con la squadra di Thiago Motta ora all’ottavo posto della classifica. Passo indietro evidente dei friulani, alle prese con tante squalifiche e con un atteggiamento che di certo non è piaciuto a Sottil.

Prevedibile che tra Spezia e Salernitana finisse in pareggio: un punto per ciascuno allontana per entrambe lo spettro della retrocessione. Ma è stata comunque una partita che ha vissuto di emozioni: vantaggio ospite ad una manciata di minuti dal termine del primo tempo (autogol Caldara) e pari a venti minuti dal gong di Shomurodov, finalmente tornato a respirare l’aria frizzante di chi fa gol.

(Redazione/9colonne)

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