L’attrice Ana Obregón madre grazie a un utero in affitto, si scatena il dibattito

Aumentó en un 55% embarazos en mujeres de más de 40 años

MADRID — Dopo lo scoop, il dibattito impazza. La notizia del giorno in Spagna riguarda la nota attrice e presentatrice Ana Obregón, diventata madre a 68 anni grazie a una pratica proibita nel Paese iberico, la gestazione surrogata. L’annuncio è stato anticipato in esclusiva dalla rivista ¡Hola!, che sulla copertina del suo ultimo numero ha anche pubblicato una foto dell’artista con la figlia neonata in grembo, scattata fuori da una clinica di Miami. La news è stata poi confermata dalla diretta interessata: “Ci hanno beccate!”, ha scritto su Instagram. Il caso ha suscitato un’intensa discussione pubblica, con risvolti politici inclusi, riguardante il cosiddetto affidamento a “uteri in affitto”.

Stando all’articolo dell’ ¡Hola! ripreso dall’agenzia di stampa Efe, la piccola è nata lo scorso 20 marzo. “È arrivata una luce piena di amore nella mia oscurità”, ha scritto Obregón, colpita tre anni fa dal grave lutto della perdita di suo figlio Aless Lequi, scomparso a 27 anni per un tumore. “Non sarò mai più sola”, ha aggiunto, l’attrice, “sono tronata a vivere”. 

Obregón — che in carriera ha collezionato anche partecipazioni in film e serie tv italiane, come ‘Car Crash’ (1981) o Voglia di cantare (1985) — aveva raccontato solo a pochi intimi che si era affidata alla pratica della maternità surrogata, secondo il magazine per eccellenza della cosiddetta “prensa rosa” in Spagna: tra questi, c’era l’ex compagno italo-spagnolo Alessandro Lequio, padre di Aless. 

La notizia ha scatenato una cascata di reazioni, molte delle quali critiche con la tecnica a cui si è affidata Obregó,. Dal fronte politico, una delle prime reazioni è arrivata dalla ministra delle Pari Opportunità Irene Montero (Podemos).Come sapete, la maternità surrogata è una pratica illegale in Spagna”, ha detto, “non dimentichiamoci delle donne che ci sono dietro questi casi, vittime di una chiara discriminazione per povertà”.

Posizioni contrarie alla tecnica sono state espresse anche da altri esponenti della coalizione di governo (Partito Socialista-Un das Podemos), mentre un punto di vista inedito è arrivato dal Partito Popolare. Stando all’agenzia Efe ed El País, la formazione di Alberto Núñez Feijóo si è infatti detta aperta a discutere una possibile regolamentazione della maternità surrogata, a condizione che non venga praticata in cambio di “compensi economici”. A sostenere apertamente la necessità di una legalizzazione “con garanzie” della tecnica c’è invece il partito liberale Ciudadanos.

Redazione Madrid

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