Pnrr, Conte: “Soldi di tutti gli italiani, neanche un euro vada sprecato”

La facciata di Palazzo Montecitorio.
La facciata di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA. – “Quello del Pnrr è un tema di strategica importanza per il nostro Paese: non sono soldi di Conte, di Draghi o di Meloni ma sono soldi di tutti i cittadini italiani, perché tutti insieme abbiamo sofferto l’emergenza pandemica con tutte le conseguenze economiche e sociali e anche psicologiche devastanti. Non un euro deve essere sprecato. Il M5S assumerà tutte le iniziative per fare in modo che non venga sprecato un solo euro, lo dobbiamo a noi stessi, alla memoria dei nostri morti, alla credibilità del Paese rispetto all’investimento di fiducia che ha fatto l’Europa nel nostro Paese”.

Così il presidente M5S Giuseppe Conte, in una conferenza stampa promossa nella sede nazionale del Movimento a Roma. “Qui – aggiunge Conte – non c’è maggioranza né opposizione, non c’è governo e non c’è Parlamento: ecco perché il M5S è disponibile ad assumere tutti gli atti conseguenti per non far sprecare un solo euro: chiediamo innanzitutto al governo massimo senso di responsabilità, non si butta la polvere sotto il tappeto aspettando che ce lo dica l’Europa che siamo in ritardo.

Questo ritardo era giù stato accumulato con il governo Draghi, il quale dopo qualche mese ci sorprese molto dicendo che era tutto a posto e lui poteva dedicarsi ad altri compiti, ma ci sorprende anche questo governo che dopo i ritardi accumulati da diversi mesi che sta governando ora fa finta di averlo scoperto. Noi lo avevamo già denunciato, eravamo già preoccupati ma adesso lavoriamo perché nessun euro vada sprecato”.

Sempre oggi la deputata del Pd Debora Serracchiani chiede al governo di riferire in Parlamento: “Sul Pnrr serve un’operazione verità. Per questo il governo deve venire in Parlamento e fare chiarezza su situazione e sui programmi, se esistono, per evitare di perdere queste risorse indispensabili alla modernizzazione del paese ed alla sua trasformazione. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non ha colore politico, è un’occasione storica per l’Italia. Il governo ha il dovere di dire alle Camere cosa sta facendo e come intende agire per superare i ritardi”.

Dopo l’elezione dei Elly Schlein alla segreteria del Pd, intanto, lo stato dei rapporti tra dem e pentastellati sembra in evoluzione: sull’invio delle armi in Ucraina, afferma Conte, “spero che ci sia convergenza, voglio prendere come un auspicio che il neo capogruppo al Senato del Pd dica che lavorerà per le convergenze, questo significa che lavorerà per spingere la sua forza politica su quella che secondo noi è l’unica linea che offre una vera alternativa alla distruzione totale, ovvero quella di un percorso negoziale, faticoso, complicato e di cui dobbiamo essere convinti prima di tutto noi nel nostro fronte occidentale”.

Il riferimento è alle dichiarazioni di Francesco Boccia, neo capogruppo del Pd al Senato, in una intervista alla Stampa.

Intanto, prosegue la battaglia dei pentastellati in difesa del superbonus, mentre il decreto sulla cessione dei crediti è all’esame della Camera. “Dopo aver spiegato che non c’è alcun buco di bilancio, che era una fake news, dopo aver spiegato che non ci sono 2 mila euro che gravano anche sull’ultimo neonato della nostra comunità nazionale, si è scoperto un governo ‘nudo’ di fronte al tentativo di creare un artificio menzognero, di fronte a delle responsabilità gravissime che si è assunto: quelle di affossare completamente questo meccanismo, azzerando di fatto lo sconto in fattura o la cessione dei crediti: quel decreto è un decreto scellerato, lo contrasteremo in tutti i modi: certo non è qualche palliativo che è stato introdotto che risolve il problema”.

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