Ferrari, lavori in corso: “Ma a Melbourne serve un riscatto”

Carlos Sainz nel box Ferrari durante un pit stop nel Gran Premio di Arabia Saudita
Carlos Sainz nel box Ferrari durante un pit stop nel Gran Premio di Arabia Saudita. EPA/Luca Bruno / POOL

MADRID. – L’avvio non è stato dei migliori, lasciando tutti i ferraristi con l’amaro in bocca. Bahrain e Arabia Saudita hanno detto che, in casa Ferrari, c’è ancora molto da lavorare. Leclerc e Sainz lo hanno capito e, già da tempo, si sono adeguati a vivacchiare nella momentanea aurea mediocritas. In attesa di tempi più propizi. Ma adeguarsi non significa rassegnarsi. E questo deve essere ben chiaro.

A Maranello si continua a lavorare, disegnando nuove strategie per far fronte a questo inizio di Mondiale con il freno a mano tirato. Per il momento, nonostante i risultati non proprio esaltanti, ciò che trapela dalle segrete stanze della Rossa è il tentativo di andare avanti senza rivoluzioni: almeno per i prossimi tre GP e a cominciare dall’Australia, dove si correrà nel weekend.

Obiettivo riscatto

A Melbourne si riaccenderanno dunque i motori per la terza gara della stagione. All’Albert Park, dove i meteorologi profetizzano cielo nuvoloso e temperatura fresca, ripartirà l’inseguimento alle velocissime Red Bull. Quale Ferrari si presenterà alla partenza? Difficile dirlo, ma la sensazione è che la strategia sia quella di procedere con interventi mirati alle caratteristiche dei vari circuiti che si andranno ad affrontare. Almeno, appunto, per le prossime gare.

Tutto potrebbe cambiare in vista dell’appuntamento forse più sentito ed importante per tutti i ferraristi: quello di Imola, in programma il prossimo 21 maggio. Sarà dunque il GP dell’Emilia-Romagna a sancire, nelle previsioni, una possibile rinascita della Ferrari. Nessuno lo ammetterà mai ma, in fondo, si sta lavorando per questo.

La versione riveduta e corretta della SF-23 (auspicata dai più) potrà sprigionarsi in tutta la sua potenza ed affidabilità proprio sulla pista di casa, per la più esaltante delle risalite. Ma, in concreto, cosa bolle in pentola? A Maranello si stanno preparando una nuova sospensione posteriore e alcune modifiche aerodinamiche. In questo modo, fra un paio di mesi, si cercherà di tornare ad essere seriamente e definitivamente competitivi.

Corsi e ricorsi

Il calendario intanto incalza e a Melbourne, al di là del difficile momento che la Ferrari sta vivendo, l’imperativo categorico è quello di portare a casa una figura migliore. Il recente passato sembrerebbe indurre all’ottimismo. Lo scorso anno, sulla pista australiana, si materializzò il trionfo di un Leclerc scatenato, capace di una performance da record (pole position, giro veloce e vittoria del Gran Premio, conducendo tutti i giri in testa).

Certo, in questo momento prudenza vuole che si proceda per gradi, senza cavalcare improbabili voli pindarici. Già migliorare le ultime deludenti prestazioni, sarebbe un successo.  Così come accontentarsi di seppur lievi miglioramenti: questo è il futuro prossimo che attende la Ferrari. Aspettando (ma non certo come Godot) la definitiva riscossa. Chissà che con il duro lavoro e sfruttando con profitto la pausa prima di Imola, il cavallino non torni presto a galoppare spedito.

(Redazione/9colonne)

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