Díaz chiama a un atto pubblico di Sumar il 2 aprile per annunciare “novità”

La vicepresidenta segunda Iolanda Díaz

MADRID — Sviluppi imminenti in vista per Sumar, progetto politico lanciato da Yolanda Díaz. La vicepremier seconda e ministra del Lavoro nel governo spagnolo ha invitato i simpatizzanti del movimento a partecipare a un atto pubblico in cui prevede di annunciare “novità”: l’evento andrà in scena il 2 aprile a Madrid, presso il palazzetto dello sport Magariños. Secondo i principali media, sarà il momento in cui Díaz comunicherà la decisione di presentarsi alle prossime elezioni generali come leader di Sumar. “Ho molte cose da raccontarvi”, si è limitata a dire la diretta interessata sui social.

Le aspettative per la possibile candidatura della vicepremier crescono di settimana in settimana ormai da mesi. Praticamente tutti gli osservatori più attenti danno per scontato che il progetto da lei promosso come nuovo soggetto politico della sinistra avrà un risvolto elettorale alle politiche previste entro fine 2023. Ma, finora, Díaz non ha mai voluto dissipare chiaramente tutti i dubbi su questa tesi. E intanto, le indiscrezioni su quali formazioni potrebbero essere al suo fianco, così come di possibili discrepanze e frizioni con alcune di esse, in particolare Podemos, non hanno fatto che proliferare.

Ieri, in un evento a Siviglia la vicepremier ha rilasciato le dichiarazioni pubbliche finora meno ambigue sul suo futuro politico da quando ha presentato il “movimento cittadino” di Sumar per la prima volta, a luglio 2022. “In questi giorni prenderò una delle decisioni forse più importanti della mia vita”, ha detto, “spero che questa decisione possa offrire un contributo al mio Paese”.

Dalla scorsa estate, Díaz ha percorso la Spagna in lungo e in largo per presentare il suo progetto nei diversi territori del Paese. Uno dei concetti che ha ribadito di più è stato quello di voler dar vita a “un progetto di Paese per i prossimi dieci anni”. In questi mesi, ha dato spazio negli atti di presentazione del movimento a diversi esponenti della società civile, esperti in diversi ambiti, per affrontare argomenti che vanno dalla precarietà sul lavoro al bisogno di maggiori tutele dal punto di vista della salute mentale.

Nel frattempo, Sumar ha incassato il sostegno convinto di alcune delle formazioni di sinistra considerate papabili per appoggiare l’iniziativa: tra queste c’è, ad esempio, Izquierda Unida, guidata attualmente dal ministro del Consumo Alberto Garzón. “Sumar è la chiave per far sì che ci sia un governo progressista nel prossimo decennio”, è stato il messaggio su cui ha iniziato a spingere Díaz in particolare a partire dall’inizio del 2023.

Attualmente, tuttavia, tra i principali nodi che ancora restano da sciogliere c’è quello relativo a quale sarà il rapporto tra Sumar e Podemos. Mentre Díaz ha sinora evitato di affrontare in pubblico qualsiasi discorso esplicitamente legato a questioni elettorali, dal lato della formazione guidata da Ione Belarra, ministra dei Diritti Sociali, sono giunti ripetuti appelli per arrivare a un accordo di coalizione “il prima possibile”. Uno dei requisiti messi sul tavolo da Podemos è quello di stabilire un processo di primarie per determinare i candidati che concorreranno alle elezioni per Sumar.

Redazione Madrid

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