Spagna, via libera del Consiglio dei ministri alla riforma delle pensioni

Pensionati siedono in panchina in una piazza.
Pensionati siedono in panchina in una piazza. (ANSA)

MADRID — Il governo spagnolo ha approvato in Consiglio dei ministri la seconda parte di una riforma del sistema pensionistico, frutto di un accordo con i sindacati. La norma dovrà poi affrontare l’iter parlamentare corrispondente. “Con questa riforma, blindiamo il potere acquisitivo di tutti i pensionati, presenti e futuri”, ha detto in conferenza stampa il ministro della Previdenza Sociale José Luis Escrivá. “Inoltre, introduciamo elementi molto importanti in quanto a equità”, ha aggiunto, “e il sistema si completa con un meccanismo di sostenibilità a medio termine molto robusto”. Questa riforma delle pensioni, la cui prima parte è stata approvata nel 2021, è stata indicata dalla Commissione europea come uno degli obiettivi da raggiungere per poter ottenere i fondi europei destinati al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nei giorni scorsi, il governo spagnolo ha rivendicato a più riprese di aver incassato il sostegno di Bruxelles alle modifiche del sistema pensionistico intrapreso.

 

In Spagna si calcolano attualmente 20.450.000 posti di lavoro attivi, “praticamente un milione” in più rispetto a quelli registrati nel 2019, prima che scoppiasse la pandemia di Covid: è quanto sostenuto dal ministro della Previdenza Sociale iberico José Luis Escrivá, sulla base di dati raccolti dal proprio dicastero. “Nel primo trimestre del 2023, quello che alcuni dipingevano come un trimestre lugubre e difficile, vedremo il miglior trend in termini di posti di lavoro di tutta la serie storica”, ha detto il ministro in una conferenza stampa, “si tratterà di circa 150.000 posti di lavoro in un solo trimestre”. Escrivá ha ricordato che questa capacità di creazione di impieghi è avvenuto “in un contesto internazionale straordinariamente complesso, con una pandemia”, grazie a strumenti come “la riforma del lavoro” in vigore da poco più di un anno e “gli aumenti straordinari del salario minimo”. (ANSA).

Redazione Madrid

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