Manuel Álvarez, una vita dedicata al giornalismo sportivo!

Manuel Alvarez Alfonzo maestro di ceremonia durante la presentazione dell'Abierto-Sambil di golf.
Manuel Alvarez Alfonzo maestro di ceremonia durante la presentazione dell'Abierto-Sambil di golf.

CARACAS – Due volte vincitore del “Premio Nacional de Periodismo Deportivo”, 50 anni di carriera e 20 come professore nella cattedra di Giornalismo Sportivo presso l’Universidad Santa María (USM), con questo biglietto da visita potremmo sintetizzare la carriera di Manuel Alvarez, uno de mostri sacri del giornalismo sportivo in Venezuela.

Un percorso iniziato grazie a suo fratello, Jesús. Il popolare “Profe” da ragazzo avrebbe voluto studiare presso l’UCV di Maracay veterinaria, ma la morte del padre lo costrinse a cambiare i suoi piani. Il fratello, anche lui giornalista, un giorno gli disse: “Manuel, tu hai facilità nel parlare e ti piace lo sport. Perché non studi per diventare giornalista?”. Il giovane Manuel seguí il consiglio del fratello e si iscrisse nell’Universidad Católica Andrés Bello (UCAB) prendendo la laurea in giornalismo nel 1974.

Stando a quanto riferito dal collega Ramón Corro, mentre studiava Manuel Álvarez lavorava nella sezione sportiva di quotidiani come “La Verdad”, “El Globo” ed “El Mundo”.

Nel 1974, il giovane Manuel, assiste all’inaugurazione di “El Poliedro”, un icono delle istallazioni sportive della capitale. Quel 2 marzo di 49 anni, si svolse l’incontro di boxe tra George Foreman (campione dei pesi massimi) e Ken Norton. Per questo speciale incontro gli organizzatori avevano invitato Muhamad Alí ed Alvárez riuscí ad intervistare questo mostro sacro dello sport mondiale.

 

Nella foto Manuel Alvarez Alfonzo con Muhamad Alí
Nella foto Manuel Alvarez Alfonzo con Muhamad Alí

 

Nel curriculum del giornalista ci sono lavori svolti come membro della “Federación Venezolana de Boxeo Amateur”, grazie ad essi fu nominato capo delegazione della spedizione venezuelana che partecipò al pre-olimpico di Bucarest nel 1975.

Durante gli anni ’70 ha lavorato nella sezione sportiva del TG “El Observador”  trasmesso sulla frequenza di Radio Caracas Televisión. Poi è passato anche per Venezolana de Televisión.

Manuel Álvarez ha anche prestato i suoi servizi nell’ Organización de Televisión Iberoamericana (OTI) lavorando come inviato durante i Giochi Olimpici Mosca 1980. Nell’evento a cinque cerchi ha intervistato un altro mito dello sport, la gimnasta rumena Nadia Comaneci. Nella capitale sovietica ha anche intervistato il pugile venezuelano Bernardo Piñango, vincitore della medaglia d’argento.

Nel 1982, grazie al programa “Así Marchan los Panamericanos” si é aggiudicato il “Premio Nacional de Periodismo Deportivo”.

Il nome di Manuel Álvarez é stato legato anche a “El Diario de Caracas”, “Radio Nacional de Venezuela”, “Venevisión”, “Instituto Nacional de Deportes” (ufficio stampa), “Corporación Criollitos de Venezuela” (ufficio stampa), “Radio Deportes”, “Meridiano Televisión”, “Revista Fairway”, “Federación Venezolana de Golf” (ufficio stampa), Abierto Sambil (ufficio stampa). Senza dimenticarci l’incarico di vice-presidente del “Círculo de Periodistas Deportivos” (l’Albo d’oro dei giornalisti sportivi).

Da quasi 20 anni é a capo della cattedra di Giornalismo Sportivo presso l’Universidad Santa Maria dove insegna ai suoi pupilli l’importanza della comunicazione mediatica che circonda il mondo dello sport, e far capire agli aspiranti giornalisti quanto le competenze siano indispensabili in ogni ambito, non soltanto in quello del giornalismo sportivo.

Senza dimenticare di fare enfasi sul corretto utilizzo dei termini, la conoscenza delle fonti e un ricco vocabolario, tutte cose che aiutano al giornalista a realizzare al meglio il proprio lavoro, superando la superficialità e l’approssimazione, purtroppo sempre più frequenti oggi.

Noi, che lo conosciamo come collega, sappiamo l’arduo lavoro che ha svolto durante i suoi 50 anni di carriera. Mantieniti cosí, caro amico!

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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