Milan, brusca frenata: difesa e attacco da rivedere

Boulaye Dia mette a segno il gol del pareggio (1-1) della Salernitana a San Siro contro il Milan. ANSA/MATTEO BAZZI
Boulaye Dia mette a segno il gol del pareggio (1-1) della Salernitana a San Siro contro il Milan. ANSA/MATTEO BAZZI

MADRID. – Ieri sera è andata in scena la degna conclusione di una giornata di campionato all’insegna delle sorprese: e così, dopo Inter e Roma, unitamente al pari della Lazio, brusca frenata anche per il Milan, bloccato sull’1-1 a San Siro da una Salernitana da combattimento.

Paulo Sousa ottiene il punto che voleva, preziosissimo in chiave salvezza. I ragazzi di Pioli, in verità, ce l’hanno messa tutta per venire a capo dell’intricata matassa amaranto. Primo tempo all’arrembaggio, ma con poca lucidità. E anche qualche brivido, con un paio di pericolosissime incursioni ospiti e relativi grandi spaventi per Maignan.

Non basta Giroud

Quella che sembrava la definitiva soluzione alle difficoltà rossonere arrivava nei minuti di recupero della prima frazione, con Giroud che raccoglieva di testa l’assist da corner di Bennacer. Il più è fatto, sembrava pensare Pioli all’intervallo. Ma le cose non stavano propriamente così. Tomori, Kalulu, Theo, fino all’ultima disattenzione di Thiaw contro la Salernitana: quest’anno sono gli errori individuali che sembrano punire il Milan.

E così, Boulaye Dia, poco dopo l’ora di gioco, bucava la difesa rossonera, siglando il gol del definitivo 1-1. A nulla serviva l’assalto finale del Milan, a corto di idee e in difficoltà nelle ripartenze dei campani. Unica buona notizia per Pioli gli ingressi in campo di Ibrahimovic e Florenzi, giocatori ora pienamente recuperati e pronti a dare una mano in questo delicato momento della stagione.

Errori individuali

Certo che, dopo l’ottima prestazione di Londra contro il Tottenham, che aveva regalato ai rossoneri il passaggio ai quarti di Champions, pochi si attendevano questo mezzo passo falso contro la Salernitana. La difesa di ferro è un lontano ricordo. Dopo l’annata esaltante dello scudetto, le disattenzioni della retroguardia ora costano punti pesanti al Milan di Pioli.

Ma non è tutto: anche l’attacco non è più prolifico come un tempo. Per ora, ci pensa solo e sempre Olivier Giroud, non a caso tra i più utilizzati da Pioli. Ancora nessun segnale, invece, da Leão: il giocatore di maggior talento della rosa rossonera non trova il gol oramai da due mesi: era il 14 gennaio e si giocava in Puglia contro il Lecce.

Così, anche la lotta Champions si complica: il Milan occupa attualmente la quarta posizione e si mangia le mani per quello che poteva essere ma non è stato. Davanti ci sono sempre Inter e Lazio, con la Roma un solo punto più sotto. Sabato prossimo la delicata trasferta di Udine, contro una squadra che sembra essersi rimessa in carreggiata. Al Friuli ci vorrà un Milan in formato Tottenham per riprendersi il palcoscenico più luminoso.

(Redazione/9colonne)

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