Migranti, Mattarella: “Il cordoglio per la strage di Cutro si tramuti in scelte concrete”

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rende omaggio alle vittime del naufragio avvenuto al largo delle coste di Steccato di Cutro
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rende omaggio alle vittime del naufragio avvenuto al largo delle coste di Steccato di Cutro. (Ufficio stampa della Presidenza della Repubblica)

ROMA. – “La libertà non è effettiva se non è appannaggio di tutti, e il mondo intero è ormai sempre di più una comunità interconnessa”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto, con queste parole, nel corso dell’inaugurazione a Potenza dell’anno accademico dell’università degli studi della Basilicata, riferendosi alla tragedia avvenuta sulle coste della Calabria, dove hanno perso la vita almeno 71 migranti. “Il cordoglio – aggiunge Mattarella – deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti: dell’Italia, per la sua parte, dell’Unione europea e di tutti i paesi che ne fanno parte”.

Le posizioni del governo

Il governo smentisce ogni possibile frizione con il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, facendo sapere in una nota come: “Le indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa relative a una convocazione a Palazzo Chigi del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e a presunte divergenze sulla linea interna al Governo sull’immigrazione, sono letteralmente inventate e dunque destituite di ogni fondamento”.

Il ministro, comunque, riferirà sulla tragedia alla camera il 7 marzo e al Senato il giorno successivo, mentre il 9 raggiungerà il luogo della tragedia insieme al resto del governo, dove si terrà il Consiglio dei Ministri.

Nel frattempo, la Procura di Roma ha aperto, come atto dovuto, un fascicolo d’indagine per le responsabilità ministeriali sul naufragio, in seguito agli esposti dei parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, e valuterà se trasferire il tutto alla procura di Crotone, che intanto inizierà gli incidenti probatori per ascoltare le testimonianze dei superstiti la prossima settimana.

Papa Francesco: fermate i trafficanti di esseri umani

Nella riflessione prima dell’Angelus anche Papa Francesco esprime il suo cordoglio per quanto accaduto: “I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte. Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti”.

Per questo “affinché non si ripetano simili tragedie, i trafficanti di esseri umani siano fermati, non siano più in grado di continuare a disporre della vita di persone innocenti”. Nel corso delle sue riflessioni, la guida della chiesa cattolica ha anche espresso il suo “apprezzamento e gratitudine” alla “popolazione locale e alle istituzioni per la solidarietà e l’accoglienza verso questi nostri fratelli e sorelle”.

“Le parole del Santo Padre – risponde Giorgia Meloni con un post su Facebook – rappresentano un grande richiamo per tutte le Istituzioni. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare”. Dall’opposizione arrivano però diverse critiche, come quella di Nicola Fratoianni: “C’è davvero un limite: quando si nascondono le proprie azioni disumane dietro alle parole del Papa si fa un’operazione vergognosa”.

(Redazione/9colonne)

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