Sánchez torna all’attacco contro Ferrovial: ‘La patria è aiutare il Paese’

Pedro Sánchez

MADRID — Attacco raddoppiato. Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha nuovamente riservato toni duri al presidente del gruppo Ferrovial, Rafael Del Pino, già criticato ieri per la decisione del suo gruppo di spostare la propria sede legale in Olanda. “La patria non è solo aumentare il patrimonio, la patria è essere solidali, dare una mano, e aiutare soprattutto quando il tuo Paese ne ha bisogno”, ha detto il presidente nel corso di un viaggio a Helsinki. Sánchez ha ricordato inoltre che l’ingente patrimonio di Del Pino si è sviluppato “in buona misura grazie alla Spagna e ai contributi degli spagnoli”.

Da alcune dichiarazioni del premier, emerge la volontà del governo di evitare che  la decisione di Ferrovial, una storica multinazionale iberica, scalfisca l’immagine che sta puntando a costruire di una Spagna attraente per gli investimenti.

“Dal punto di vista della sicurezza giuridica, il nostro è uno dei migliori Paesi del mondo per investire e sviluppare attività economica”, ha detto in conferenza stampa.

Un messaggio volto a scacciare le accuse dell’opposizione, secondo cui la scelta di Ferrovial dipenderebbe appunto dall’atteggiamento “ostile” di Madrid nei confronti di grandi gruppi finanziari. Recentemente, il Parlamento ha approvato imposte straordinarie, proposte dal governo, rivolte a determinate compagnie energetiche, istituti di credito e detentori di “grandi fortune” superiori ai tre milioni di euro.

Le parole di Sánchez (e dei suoi avversari) sul caso Ferrovial sono arrivate mentre nel Paese si accende sempre di più un clima da campagna elettorale tra i partiti, visto che entro fine anno sono attesi tre appuntamenti importanti con le urne: municipali, regionali e politiche.

Nel frattempo, Ferrovial stessa ha diramato un comunicato in cui indica i motivi della propria decisione. “Questa riorganizzazione”, si legge, “risponde alla crescente internazionalizzazione di Ferrovial, che ha all’estero il maggior volume di attività”. Stando a quanto aggiunto dalla multinazionale su Twitter, la decisione risponde anche alla volontà di “entrare in borsa ad Amsterdam”, in quanto “favorirà un successivo ingresso in borsa negli USA e più visibilità”.

Il gruppo assicura comunque che “la riorganizzazione aziendale è concepita in modo tale che posti di lavoro, attività e investimenti rimangano intatti in Spagna, senza rilevanti impatti fiscali”.

Sulla questione, oggi è tornato a esprimersi anche Antonio Garamendi, numero uno della CEOE (la Confindustria spagnola). “In Spagna ci vorrebbero più Del Pino”, ha detto ai microfoni della radio Onda Cero. Con i suoi “attacchi agli imprenditori”, ha aggiunto, il governo sta generando “un clima assurdo e pericoloso”.

Redazione Madrid

Lascia un commento