Yolanda Díaz chiede nuove misure contro l’inflazione: ‘bisogna fare di più’

MADRID — “Fare un passo avanti”. Perché le misure adottate sinora “sono insufficienti”. È la posizione adottata dalla vicepremier spagnola Yolanda Díaz, rappresentante nel governo di Unidas Podemos, per quanto riguarda l’inflazione, tornata a crescere, e in particolare i prezzi degli alimenti. Un invito al governo ad andare oltre i provvedimenti già approvati. “Bisogna agire sui margini di guadagno delle aziende”, sostiene Díaz.

Impegnata oggi a Ginevra, la vicepremier e ministra del Lavoro ha offerto una propria diagnosi sul momento attuale dell’economia spagnola. “Il dato sull’indice dei prezzi al consumo (ora del 6,1%) non è buono”, ha detto a cronisti. La conseguenza, ha aggiunto, è che inflazione e costi dei mutui “stanno generando difficoltà straordinarie nella vita di migliaia e migliaia di famiglie”.

Una prima risposta, secondo Díaz, corrisponde a una proposta che lei stessa aveva già avanzato in autunno, poi rimasta in sospeso: si tratterebbe di “favorire” un’offerta di “venti prodotti di qualità, salutari e che ruotino ogni settimana, anche adatti a persone celiache e con prezzi assolutamente limitati”.

Nel frattempo, una possibile novità riguardante le condizioni di molti lavoratori emerge dal fronte salariale: stando a un’anticipazione della radio Cadena Ser, le due principali organizzazioni di questa natura — Comisiones Obreras e Ugt — puntano a proporre agli industriali un accordo per stabilire aumenti di salari del 4,5% circa per quanto riguarda l’anno appena trascorso e quello in corso e del 4% per il 2024.

In aggiunta, i sindacati valutano di chiedere alla Confindustria spagnola di stabilire meccanismi di rivalorizzazione salariale legati sia all’andamento dell’inflazione, sia ai profitti delle aziende stesse.

Redazione Madrid

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