Renzi gongola per la vittoria di Schlein: il partito unico con Calenda prende forma

Sviluppo economico, in una foto del 2016
Matteo Renzi,all'epoca presidente del Consiglio, e Carlo Calenda, all'epoca ministro dello Sviluppo economico, in una foto del 2016 ANSA/GIORGIO ONORATI

ROMA. – Nella sua ultima enews, pubblicata sul proprio sito, Matteo Renzi fa, come si usa nella liturgia politica, i complimenti a Elly Schlein per la vittoria alle primarie del Pd. Ma, parallelamente, il leader di Italia Viva sottolinea come, con questa scelta, il partito che lui portò a oltre il 40% sia diventato ora di “sinistra-sinistra”.

First reaction shock? No, stavolta no. Renzi si è detto entusiasta di questo risultato e della situazione che si è venuta a delineare. Perché quel Pd, quello degli 80 euro, di industria 4.0, del Jobs Act, non c’è più. Ce n’è un altro. E la “nascita” di questo altro Pd sembra un punto importante per le sorti del Terzo Polo.

Esodo dei delusi da Schlein e dell’approdo dei dem nostrani verso una gauche alla Mélenchon? No, Renzi punta a un altro esodo: quello degli elettori per le Europee del 2024, dove Italia Viva e Azione saranno in Renew Europe.

Terzo polo, si accelera sul partito unico

Il perché lo spiega lo stesso Renzi: “Già adesso Azione e Italia Viva, insieme a Più Europa, sommate fanno più del 10%. Nelle prossime settimane andremo avanti con decisione insieme ad Azione sulla strada del partito unico. Calenda ha proposto di accelerare sui tempi e noi abbiamo detto che ci stiamo. Dunque lavoreremo su simbolo, manifesto, nome, adesioni in un percorso democratico e affascinante”.

Per Renzi un Pd radicalizzato a sinistra e una destra al governo incapace di dare risposte, se non con slogan, ai problemi del Paese, unita ovviamente a una buona campagna elettorale, sarebbe la svolta per la creatura che nascerà dal Terzo Polo.

“Per chi crede nel riformismo anziché nel massimalismo, nel creare lavoro anziché nei sussidi, nel firmare le leggi sui diritti civili anziché nel farci i convegni, nell’aumentare lo stipendio a operai e professori anziché organizzare le proteste, oggi lo spazio che si apre è fantastico”. Insomma, materiale in abbondanza per la prossima Leopolda.

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