Tratta e abuso sessuale

I lavoratori di Google marciano contro gli abusi sessuali
I lavoratori di Google marciano contro gli abusi sessuali

CARACAS.- Sebbene secondo dati delle Nazioni Unite le vittime di tratta siano essenzialmente inserite con regimi di quasi schiavitù nel mercato del lavoro, in Colombia l’87 per cento sono donne e il 62 per cento viene obbligata a prostituirsi. Il resto viene reclutato in gran parte dalla malavita organizzata e impiegato nei lavori in miniere e in piantagioni illegali di droga.

Sempre secondo l’analisi che si evince dallo studio dell’ufficio dell’ONU per la Droga e il Delitto (UNODC) sembrerebbe che, per la prima volta, questo crimine, soprattutto in America Latina sia in diminuzione. Purtroppo, la situazione non è come sembra. Alcuni esperti spiegano che i governi sono meno capaci di individuare situazioni di questo tipo e che le vittime di tratta vengono nascoste in modo tale da non poter denunciare né essere trovate. 

In Colombia secondo le denunce di alcune organizzazioni le vittime di tratta immesse nel mercato della prostituzione vengono inviate in Messico, Cina, Spagna, Equador e Argentina. Hanno anche sottolineato che le donne sono vittime di violenza estrema da parte dei carcerieri anche tre volte più degli uomini.

L’immigrazione povera rappresenta spesso un bacino di persone dal quale attingono i trafficanti di esseri umani e negli ultimi anni, a causa del cambio climatico, quasi 24 milioni di persone nel mondo sono state costrette a lasciare i luoghi di nascita.

In Colombia anche in questo caso il traffico è gestito dalla delinquenza organizzata.

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