Fondi Pnrr, delegazione dell’eurocamera chiede meno ‘ostacoli burocratici’

Vista del Parlamento Europeo durante una plenaria
Vista del Parlamento Europeo durante una plenaria. EPA/JULIEN WARNAND

MADRID — Meno “ostacoli burocratici”, più trasparenza e “tolleranza zero” con la corruzione: sono queste le principali raccomandazioni al governo spagnolo emerse della delegazione del Parlamento europeo che ha completato oggi una visita a Madrid per analizzare lo sviluppo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) spagnolo. “Al momento attuale non c’è nessuna prospettiva di una chiusura dei rubinetti dei fondi alla Spagna”, ha assicurato la leader del gruppo Monika Hohlmeier, esponente tedesca del Partito Popolare Europeo.

Le principali aspettative sulla delegazione di europarlamentari — composta da cinque membri effettivi e cinque accompagnatori, di cui sette spagnoli — erano emerse in particolare da ambienti conservatori, da tempo molto critici con il governo per la sua gestione del Pnrr. Al di là di raccomandazioni su aspetti specifici, le conclusioni tratte dalla leader del gruppo non hanno tuttavia rilevato criticità generalizzate.

Hohlmeier ha infatti escluso che, allo stato attuale, si possa dire che ci sia qualche indizio di “frode” nell’assegnazione dei fondi europei in Spagna. E il sistema di controllo della distribuzione e gestione dei fondi del Pnrr è “operativo”, ha aggiunto.

Con queste affermazioni, l’eurodeputata tedesca ha allontanato le principali insinuazioni provenienti da ambienti della destra sui copiosi aiuti europei in arrivo. Un parere espresso a pochi giorni dalla decisione preliminare della Commissione europea di autorizzare l’esborso alla Spagna di ulteriori 6 miliardi di euro, da sommare ai 31 già concessi in precedenza.

La vicepremier e ministra dell’Economia, Nadia Calviño, ha detto la settimana scorsa che, di questi 31 miliardi, il 75% circa era già stato assegnato.

Intervenendo in una conferenza stampa dopo la visita, Hohlmeier ha spiegato che la delegazione ha osservato la necessità di migliorare l’accesso ai dati disponibili sulla gestione dei fondi e la “co-amministrazione” tra governo centrale e comunità autonome e agevolare certe “pratiche burocratiche”.

L’eurodeputata tedesca ha definito la Spagna come “il Paese che sta facendo il maggior sforzo per recepire l’assorbimento dei fondi”, con un governo che “ha volontà di applicare trasparenza” e che “non ha intenzione di rimanere con le mani in mano” per quanto riguarda la capacità di sfruttare i fondi assegnati da Bruxelles a Madrid. Va ricordato, ha aggiunto, che tuttavia la Spagna ha chiesto più tempo per portare a compimento un obiettivo importante, ovvero il completamento della riforma delle pensioni.

Redazione Madrid

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