MADRID — Lunedì 27 febbraio. È questa la data cerchiata sul calendario da Vox per lanciare la sua prossima sfida al premier Pedro Sánchez: la presentazione di una mozione di sfiducia con cui il partito ultraconservatore spagnolo punta a far cadere il suo governo. L’annuncio è arrivato oggi, dopo che la formazione guidata da Santiago Abascal ha raggiunto un accordo per poter proporre un sostituto del presidente: il ruolo verrà assunto dall’89enne Ramón Tamames, economista ed ex esponente del Partito Comunista.
La notizia era stata preceduta da giorni e giorni di indiscrezioni, fino ad oggi non confermate ufficialmente; lo stesso Tamames aveva svelato di esser stato contattato da Vox per preparare una mozione di sfiducia contro Sánchez e di starci pensando su. Ieri sera, diversi media hanno riportato che l’ex deputato di sinistra aveva alla fine accettato la proposta. E oggi è arrivata la ratifica dell’intesa, con foto e video annessi.
“Noi deputati di Vox vogliamo dare spazio a uno spagnolo indipendente, con una brillante carriera intellettuale, simbolo della riconciliazione nazionale, per rappresentare milioni di spagnoli che, al di là dei partiti, chiedono le dimissioni di un governo contrario agli interessi della nazione”, ha affermato Abascal in dichiarazioni riportate da un comunicato del suo partito. “Vox rispetta la parola data”, ha aggiunto.
La necessità di scegliere un potenziale sostituto del presidente da proporre al Parlamento è prevista dall’articolo della Costituzione spagnola in cui viene descritto il meccanismo della mozione di sfiducia nel Paese iberico (la cosiddetta ‘moción de censura’). Di recente, Tamames ha spiegato alla tv pubblica Tve di essere disposto a valutare la proposta di Vox in quanto, tra altre cose, considera che l’attuale governo “sta attaccando l’unità della Spagna”.
Inoltre, ha precisato che a proporlo come premier sarà “un gruppo di deputati” e non il partito in sé, la quale, comunque, è una formazione “costituzionalista”.
Nel caso di questa mozione, l’ostacolo principale per Vox rispetto ai propri obiettivi è che, al momento, non ha sostegni sufficienti per superare la soglia dei 176 voti parlamentari necessari per farla prosperare. La formazione dispone di 52 deputati. Questo è il secondo tentativo del partito di Abascal di sfiduciare Sánchez, dopo quello, infruttuoso, messo in atto nel 2020.
Redazione Madrid