Spagna, Feijóo: “Spagnoli stufi di Sánchez”. Il premier: “Voi difendete quelli in alto”

El socialista Pedro Sánchez y el popular Alberto Núñez Feijóo

MADRID — “La Spagna è stufa del suo governo e di lei”. “Voi difendete solo gli interessi di quelli di sempre, di quelli in alto”. Con scambi di battute come questi, si sono affrontati dialetticamente oggi al Senato spagnolo, in ordine di intervento, il leader dell’opposizione Alberto Núñez Feijóo e il premier Pedro Sánchez. Un faccia a faccia segnato, come ormai da tempo visto l’avvicinarsi di diversi appuntamenti con le urne in questo 2023, da toni marcatamente elettorali. E nel quale la recente “legge trans” è stata l’argomento che ha suscitato uno dei momenti salienti poi ripresi dai media.

Il primo a prendere la parola, nello scenario di una sessione di ‘question time’ al governo, è stato il presidente del Partito Popolare, presto passato all’attacco: ad esempio, ha accusato Sánchez di “non dire nulla” rispetto a diversità di vedute espresse da alcune delle distinti anime che compongono il suo governo di coalizione. “Sappiamo tutti il ​​motivo del suo silenzio: perché è già tanto se lei ha in mano metà del governo, mentre l’altra metà ha in mano lei”, ha detto Feijóo al premier.

Il leader del PP ha provato quasi da subito a spostare il focus della contesa su aspetti che hanno causato difficoltà al governo, come le conseguenze indesiderate della legge del “solo sì è sì”, cioè le riduzioni di condanne per reati sessuali stabilite da diversi tribunali in virtù della nuova norma. “Lei ha letto la legge trans?”, ha chiesto a Sánchez riferendosi al fatto che questa norma sui diritti delle persone transgender è stata promossa in particolare dalla stessa ministra (Irene Montero, titolare delle Pari Opportunità?), “non crede che potreste esservi inciampati due volte nello stesso punto?”.

Sánchez, da parte sua, si è concentrato nella sua prima replica nel rivendicare politiche del suo governo, contrapponendole ad alcune promosse in passato da governi del Partito Popolare. “Noi difendiamo la maggioranza sociale di questo Paese, la classe media e dei lavoratori”, ha affermato.

“Commettiamo errori e ci sforziamo per risolverli”, ha aggiunto, “mentre voi, in questo e in molti altri aspetti, non vi sbagliate mai: tutte le volte che avete potuto scegliere se stare dalla parte della maggioranza o di una minoranza di privilegiati avete fatto sempre lo stesso, e cioè fare gli interessi della minoranza elitista che voi servite sempre, sia quando siete al governo sia quando siete all’opposizione”.

Nella contro-replica, Feijóo è quasi subito tornato alla carica nell’attaccare la “legge trans”, accusando il premier di non voler rispondere alle sue domande in merito. “Si chieda se gli errori che ci sono in essa possono essere anche peggiori di quelli della legge del ‘Solo sì è sì'”, ha detto, “e smetta di disturbare la gente perbene e di intromettersi nella vita degli altri”.

Prima di tornare su altri argomenti, Sánchez ha replicato a quest’ultimo punto: “Non mi è mai venuto in mente di pensare che riconoscere diritti a minoranze, in questo caso al collettivo trans, potesse disturbare la gente perbene”, ha detto. Proseguendo, il premier ha rimproverato il leader della destra per posizioni critiche del suo partito rispetto a iniziative portate avanti dai socialisti come la legge del 2010 sul diritto all’aborto: “Per parlare di femminismo, serve un po’ di credibilità femminista”.

Redazione Madrid

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