Munizioni spagnole per reprimere le proteste in Perú

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MADRID.- Amnisty International assicura di avere le prove dell’utilizzo di armi e munizioni spagnole nel corso della repressione delle proteste in Perú. Più di 60 persone hanno perso la vita da dicembre ad oggi per aver partecipato alle manifestazioni di protesta a seguito del tentativo di golpe del Presidente Castillo e della conseguente detenzione. L’80 per cento di loro apparteneva a popolazioni indigene.

Amnisty International ha chiesto al governo spagnolo di bloccare l’esportazione di armi e altro materiale antisommossa in Perú per evitare che l’Esercito e la Polizia Nazionale continuino ad usarli contro i manifestanti.

Secondo le loro indagini la polizia peruviana avrebbe utilizzato proiettili antisommossa e proiettili di gomma della marca spagnola Maxam Outdoor e carriarmati Pegaso 3560 BMR fabbricati in Spagna da FIAT-IVECO.

La Ong chiede anche che siano migliorati i meccanismi di controllo di queste vendite e che si garantisca che le armi non saranno usate per azioni che violano i diritti umani.

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