MADRID — Ora il via libera è ufficiale. Il governo spagnolo ha approvato oggi in Consiglio dei ministri l’aumento del salario minimo interprofessionale da 1.000 a 1.080 euro per il 2023: un incremento dell’8% che, per l’esecutivo, corrisponde a una “promessa rispettata del presidente Pedro Sánchez, come affermato dalla portavoce della Moncloa Isabel Rodríguez. “Da quando è al governo il salario minimo è aumentato di quasi il 50%”, ha aggiunto.
“Non si tratta solo di un dato, ma di una variabile che permette di cambiare la vita della gente”, ha affermato accanto a lei, in conferenza stampa, la vicepremier e ministra del Lavoro, Yolanda Díaz. “Oggi rispettiamo l’impegno preso di arrivare a un salario minimo che corrisponde al 60% di quello medio”, ha aggiunto una delle principali responsabili del dialogo con le parti sociali per arrivare a un accordo su questo aumento.
La decisione, ha anche spiegato Díaz, ha valore retroattivo, per cui i recettori del salario minimo vedranno in busta paga somme corrispondenti all’aumento stabilito già per i mesi di gennaio e febbraio 2023. “Il governo spagnolo rispetta la parola data”, ha osservato la vicepremier, “questo governo dal primo minuto della legislatura non fa altro che recuperare diritti”.
L’annuncio di oggi delle due ministre dopo il Consiglio dei ministri era stato anticipato nei giorni scorsi da Sánchez stesso. “Dignità professionale e dignità salariale”, è stato lo slogan lanciato dal premier per accompagnare la notizia.
“Senza dubbio, è molto importante che i cittadini siano coscienti dello sforzo che il governo sta facendo”, ha aggiunto oggi Rodríguez.
Redazione Madrid