Regionali, day after: è San Valentino solo per il centrodestra

Attilio Fontana, rieletto presidente della Lombardia e Francesco Rocca neo-eletto presidente del Lazio.
Attilio Fontana, rieletto presidente della Lombardia e Francesco Rocca neo-eletto presidente del Lazio. (Ansa)

MADRID. – “Gli elettori decidono ma non hanno sempre ragione. Altrimenti non saremmo messi così”. Nel day after delle regionali in Lazio e Lombardia – in un San Valentino in cui a festeggiare è solo il centrodestra e i suoi elettori, ancora in luna di miele con il governo Meloni – Carlo Calenda non si risparmia su Twitter nell’analisi del voto.

“Avete tutti scritto che la Moratti era la candidata perfetta per la Lombardia. Il Lazio con un ottimo candidato e coalizione è andato peggio – scrive il leader di azione rispondendo a dei commenti – Sono trent’anni che votiamo e siamo scontenti di chi votiamo. Sostengo da sempre che votiamo per ragioni sbagliate: appartenenza e moda. E basta guardare l’astensione per capirlo. È la ragione per cui abbiamo fondato Azione. Se stamattina volete sostenere che il voto a Fontana è basato sui risultati del buon governo, fatelo”.

Il Pd tira le somme

Nel Pd, invece, hanno fatto sentire la loro voce i principali papabili per la nuova leadership, Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. E tutte e due invocano discontinuità: “Serve un nuovo gruppo dirigente al Pd, è inutile che ci giriamo intorno” dice il governatore dell’Emilia-Romagna a Radio 24.

Alle Regionali “è andata male, sapevamo tutti che le condizioni di partenza erano difficilissime. Ma non è colpa dei candidati alla presidenza del Lazio e della Lombardia, che vanno solo ringraziati” sottolinea invece in un’intervista a Repubblica Schlein. “Chi pensava di crescere sulle sconfitte del Pd deve ricredersi perché è uscito da queste elezioni fortemente ridimensionato” ammonisce al Corriere della Sera la capogruppo dem alla Camera, Debora Serracchiani.

I risultati

Nel Lazio Francesco Rocca, quando sono state scrutinate 5.299 sezioni su 5.306, ha incassato il 53,88% delle preferenze; a seguire il candidato di centrosinistra Alessio D’Amato con il 33,5%, Donatella Bianchi, sostenuta dal Movimento 5 Stelle, con il 10,75%. In Lombardia, con tutte le 9.254 sezioni scrutinate, si conferma il presidente Attilio Fontana con il 54,67% delle preferenze, seguito dal candidato di centrosinistra Pierfrancesco Majorino con il 33,93%, Letizia Moratti (Azione-Iv) con il 9,87%.

Ieri sera, a poche ore dalla chiusura delle urne, erano già volati gli stracci tra Letta e Conte e la costruzione del ‘campo largo’, vero obiettivo della segreteria dell’ex premier, sembra sempre più lontana. Tanto che il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, chiama in causa Nanni Moretti: “Continuiamo così, facciamoci del male”. Per poi però precisare: “Noi non abbiamo alcuna intenzione di continuare questo gioco”.

Il centrodestra festeggia

La netta affermazione in entrambe le consultazioni sembra invece riportare serenità nel centrodestra, anche per il fatto che Fratelli d’Italia non ha ‘cannibalizzato’ gli alleati. “Ringrazio gli elettori della Lombardia e del Lazio che hanno confermato come il centro-destra di governo rappresenti la maggioranza degli italiani, e come, all’interno del centro-destra, Forza Italia sia determinante numericamente e politicamente” scrive su Facebook Silvio Berlusconi, che aveva agitato la domenica del voto con le sue frasi sull’Ucraina. “Si vince sempre insieme, mai da soli” auspica invece il leader della Lega Matteo Salvini, parlando a TeleLombardia e sottolineando l’ottimo clima con gli alleati “Giorgia e Silvio”. (9colonne/Voce)

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