Regionali: Lazio e Lombardia, vincono Rocca e Fontana. Il centrodestra ora governa in 15 regioni

Nella foto: Attilio Fontana e Francesco Rocca, eletti rispettivamente presidenti della Lombardia e del Lazio.
Nella foto: Attilio Fontana e Francesco Rocca, eletti rispettivamente presidenti della Lombardia e del Lazio. (ANSA)

MADRID. – Attilio Fontana in Lombardia e Francesco Rocca nel Lazio, a poche ore dalla chiusura dei seggi elettorali, hanno già largamente in tasca la vittoria alle regionali, rispettivamente in Lombardia e nel Lazio. Entrambi i candidati del centrodestra, con le proiezioni aggiornate a circa il 30 per cento del campione, paiono involarsi verso una maggioranza assoluta, che oscilla tra il 52 e il 54 per cento; a specchio anche i risultati degli avversari, non destinati a superare la soglia del 35 per cento: Pierfrancesco Majorino in Lombardia, Alessio D’Amato nel Lazio. Male Letizia Moratti e Donatella Bianchi, intorno al 10 per cento nelle rispettive regioni.

Con la conferma della Lombardia e la conquista del Lazio, in questo momento il centrodestra governa ben 15 regioni su 20, tutte ad esclusione di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Toscana, e Valle d’Aosta dove però proprio in queste settimane la Giunta sta attraversando una crisi politica.

Meloni: “Il risultato rafforza il lavoro del Governo”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è complimentata con i due neoeletti “per la netta vittoria alle elezioni regionali 2023” si è detta “sicura che daranno il massimo per onorare il mandato ricevuto dai cittadini di Lazio e Lombardia” e ha parlato di “risultato che consolida la compattezza del centrodestra e rafforza il lavoro del Governo”.

E Meloni ha ben donde di festeggiare, dato che Fratelli d’Italia si conferma solidamente primo partito d’Italia, toccando a Roma quota 31,2% (almeno nella terza proiezione Swg). Fontana è stato il primo dei due vincitori a prendere la parola, parlando di “vittoria netta” e spiegando di “aver vinto perché ho sempre dialogato con tutti”.

Da Roma invece Francesco Rocca ha parlato di “grande emozione e grande soddisfazione. È stata una corsa breve ma molto molto intensa. Prevale il senso di responsabilità, è enorme la responsabilità che i cittadini hanno voluto affidarci, quella di risolvere una sanità troppo distante e che mortifica i cittadini”.

Affluenza: solo 4 su 10 al voto, Roma maglia nera

Non è bastato consentire ai cittadini di votare in due giorni. Per le elezioni regionali in Lombardia e Lazio, il cui rush finale è coinciso con il Festival di Sanremo, che certo non ha aiutato ad accendere i riflettori sulle due consultazioni, si sono recati alle urne solo quattro elettori su dieci. Il dato forse più significativo, oltre alla evidente affermazione del centrodestra in entrambi i casi.

Meglio la Lombardia, con il 41,67% (comunque il dato più basso registrato nella regione in tutte le consultazioni elettorali) che il Lazio, che con appena il 37,2% fa segnare addirittura il dato peggiore della storia repubblicana, andando oltre il già poco lusinghiero dato dell’Emilia Romagna nel 2014 (37,7%). Una tendenza che era ben chiara già domenica, quando alle 23 aveva votato il 31,78% degli aventi diritto in Lombardia, mentre nel Lazio si era recato alle urne appena il 26,28 per cento.

Nel Lazio particolarmente desolante è il dato di Roma, ‘maglia nera’, con appena il 33,11 per cento. Nella capitale, per le comunali del 2021 votò il 48,83% al primo turno e il 40,68% al ballottaggio. Cinque anni fa, per rinnovare i consigli regionali ed eleggere i governatori, si era presentato alle urne il 73,81% dei lombardi e il 69,84% dei laziali. Nulla a che vedere con l’entusiasmo di quell’inizio estate del 1970, quando domenica 7 e lunedì 8 giugno per le regioni a statuto ordinario, fresche di nascita, andò a votare ben il 92,45% degli aventi diritto. Altri tempi.

Il dato sull’affluenza entra inevitabilmente nelle analisi del voto fatte a caldo dagli esponenti politici: “Il risultato delle elezioni regionali 2023 è evidente, ha vinto la coalizione che è al governo. Ma affluenza al 37% nel Lazio e al 41% in Lombardia è preoccupante; spero sia ora elemento di riflessione per tutti, anche per chi ha vinto” scrive sui social Ettore Rosato, deputato di Azione-Italia Viva.

Ma anche nel governo c’è chi invita a una seria riflessione sul tema: “Siamo soddisfatti, è un risultato assolutamente positivo per il governo. Un dato su cui bisogna lavorare è invece quello della bassa affluenza” così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di un evento in Senato.

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