Berlusconi attacca Zelensky, Kiev: “Bacia le mani insanguinate di Putin”

Il Vice Presidente e Ministro degli esteri Antonio Tajani durante la conferenza stampa.
Il Vice Presidente e Ministro degli esteri Antonio Tajani durante la conferenza stampa. (Ufficio Stampa Presidenza del Consiglio)

MADRID. – Gli Stati Uniti hanno lanciato un appello ai propri cittadini affinché lascino immediatamente la Russia, in quanto rischierebbero di venire arrestati arbitrariamente o di subire vessazioni da parte delle forze dell’ordine russe. Una notizia che dà il sentore dell’inasprirsi del conflitto in Ucraina, che vede più che mai una forte contrapposizione tra Mosca e Washington.

Berlusconi: “Non avrei visto Zelensky, non doveva attaccare il Donbass”

In questo contesto ieri, al termine di una settimana che ha visto l’Italia esclusa dal vertice tra Francia, Germania e Ucraina, sono arrivate le parole pesanti di Silvio Berlusconi: “Se fossi stato il presidente del Consiglio non sarei mai andato a parlare con Zelensky, perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”.

Parole che costringono Palazzo Chigi, in serata, a precisare: “Il sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto, come chiaramente previsto nel programma e come confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l’esecutivo”. Divisioni interne al centrodestra che, forse, potranno essere messe provvisoriamente a tacere da un eventuale doppio successo in Lombardia e Lazio, in una giornata in cui il premier Giorgia Meloni è ferma ai box a causa di uno stato influenzale.

La reazione di Kiev: “Berlusconi un agitatore vip”

Dalla maggioranza e dal governo è tutto un susseguirsi di precisazioni sul fatto che le parole di Berlusconi non cambiano la linea italiana in politica estera, comprese quelle del ministro degli Esteri Antonio Tajani e di quello della Difesa Guido Crosetto. E da Kiev non si fanno attendere le dure reazioni: “Berlusconi è un agitatore vip che agisce nel quadro della propaganda russa, baratta la reputazione dell’Italia con la sua amicizia con Putin. Le sue parole sono un danno per l’Italia” commenta a Repubblica Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky.

Mentre secondo il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko, che dedica alla questione un post su Facebook, “le accuse insensate di Berlusconi contro Zelensky sono un tentativo di baciare le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti. Un tentativo di dimostrare la sua lealtà al dittatore russo”.

“Apprezziamo invece molto – sottolinea però Nikolenko – la pronta risposta del premier italiano Georgia Meloni, che ha riaffermato l’incrollabile sostegno del governo italiano all’Ucraina dopo le inaccettabili dichiarazioni di Berlusconi”.

“Inorridita dalle nuove scioccanti dichiarazioni sull’Ucraina di Silvio Berlusconi. È questa la posizione del governo Meloni e del ministro degli Esteri Tajani di Forza Italia? Qualcosa da dire Manfred Weber? A un anno dalla brutale guerra di Putin, è tempo di riconoscere i fatti e scegliere da che parte stare” scrive su Twitter Iratxe Garcia Perez, leader dei socialisti all’Europarlamento.

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