Sánchez garantisce: “La coalizione non si spaccherà”

MADRID — Pedro Sánchez prova a gettare acqua sul fuoco. “La coalizione non si spaccherà, è uno scenario non contemplato”: così il premier spagnolo ha risposto a domande dei giornalisti in merito al momento di forte tensione tra le due formazioni del suo esecutivo, Partito Socialista (PSOE) e Unidas Podemos, per la possibile riforma della discussa legge del ‘solo sì è sì’, che sta provocando riduzioni “non desiderate” di condanne per reati sessuali. “Problema” a cui ora, secondo il premier, sono chiamati a dare una “soluzione” tutti “i gruppi parlamentari”. Mentre il lavoro del governo di coalizione “continua”.

In una conferenza stampa tenuta in piena notte dopo il Consiglio europeo a Bruxelles, Sánchez si è dichiarato “molto dispiaciuto” per la situazione generatasi dopo l’entrata in vigore della legge, nell’autunno scorso. “Alle vittime va espressa solidarietà non solo con le parole, ma anche con i fatti”, ha aggiunto. A detta sua, il gruppo parlamentare della sua formazione, il Partito Socialista, ha come obiettivo appunto a risolvere il problema attraverso la proposta legislativa presentata nei giorni scorsi per riformare la norma con “ritocchi tecnici”.

In questo senso, Sánchez ha sostenuto che bisogna “preservare un passo avanti molto grande e invocato dai movimenti femministi”, ovvero il riconoscimento della centralità del consenso nei rapporti sessuali, e “rivedere quelle questioni tecniche che ci permettano di risolvere ciò che ha creato allarme sociale”, e cioè “le riduzioni di condanne”. Limitandosi a chiedere di attendere i lavori parlamentari in corso quando gli è stato domandato se sarebbe intervenuto per una mediazione tra la ministra delle Pari Opportunità Irene Montero (Unidas Podemos) e quella della Giustizia Pilar Llop (legata al PSOE), i cui dialoghi sul tema appaiono interrotti.

“L’importante è che ci sia una soluzione, e che questa risolva un allarme sociale che nessuno desiderava”, ha poi detto il premier, sottolineando poi che il suo governo di coalizione è riuscita a far materializzare “quasi 200 leggi”, un fatto che va interpretato come segno di “stabilità”.

Rispetto a se continua ad aver fiducia in Irene Montero, una delle principali promotrici della norma del ‘solo sì è sì’ e che ha denunciato un tentativo dei socialisti di “tornare al modello pre-consenso”, Sánchez ha risposto: “Ho fiducia in tutti i miei ministri e le mie ministre, anche, ovviamente, nella ministra delle Pari Opportunità”.

Redazione Madrid

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