Ucraina: Zelensky incontra i leader europei, scontro Meloni-Macron

ROMA/BRUXELLES – Il premier ucraino Volodymyr Zelensky è a Bruxelles, dove quest’oggi erano previsti una serie di bilaterali con i leader europei, tra cui Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio italiano. Gli incontri sono però saltati, a causa di un ritardo sulla scaletta dei lavori. Per questioni di tempo si è preferito procedere ad incontri a gruppi con i vari presidenti europei. Meloni ha fatto parte del primo gruppo, insieme al collega spagnolo Pedro Sanchez, al polacco Mateusz Morawiecki, all’olandese Mark Rutte, allo svedese Ulf Kristersson e al presidente rumeno Klaus Johannis. Al termine dell’incontro, il presidente ucraino ha chiesto a Meloni di intrattenersi per un colloquio a due. Nel corso della lunga conversazione, Meloni ha confermato il sostegno italiano all’Ucraina contro l’aggressione russa. Il presidente Zelensky ha manifestato la forte gratitudine per l’impegno di Roma.

Standing ovation per Zelensky: “La nostra vittoria è un imperativo”

Nel corso della sua missione a Bruxelles il presidente dell’Ucraina ha parlato anche al parlamento europeo, dove è stato accolto da una standing ovation. Nel corso del discorso Zelensky ha ringraziato “ogni villaggio” dell’Europa e ha ribadito che l’Europa “è la nostra casa, questo è il nostro percorso per tornare a casa. La vittoria dell’Ucraina deve diventare realtà, è un imperativo”. Accolto dal discorso della presidente Roberta Metsola – che ha definito la leadership di Zelensky “fonte di ispirazione in ogni angolo del mondo – il presidente ucraino è apparso particolarmente commosso dalla standing ovation che gli è stata riservata. “L’Europa finalmente si sta liberando dai lacci della dipendenza delle importazioni di combustibili fossi dalla Russia”. Zelensky ha ringraziato tutti coloro che hanno “aiutato i profughi ucraini che si sono insediati nei vostri Paesi, che hanno aiutato a difendere i nostri cittadini e che non hanno ceduto alla disinformazione russa”. Ringraziamento anche “per la fornitura vitale di armi, munizioni, carburante ed attrezzature per l’energia: senza di voi non ce l’avremmo fatta”. “L’Ucraina vincerà e diventerà membro dell’Ue, un’Unione europea che vince”, ha proseguito Zelensky che ha ricordato come per l’Ucraina la dimensione europea sia percepita come “casa” e anche come lo status di candidato UE sia stato “una motivazione a resistere all’aggressione russa”. Zelensky ha quindi definito Putin “un dittatore con una scorta folle di armi sovietiche e con altre armi fornite da altre dittature, in particolare dal regime iraniano”, Putin che sta cercando di “annientare i valori europei attraverso una guerra totale”.

Meloni contro il vertice Macron-Zelensky-Scholz

Dopo il discorso, seguito dall’inno ucraino, e preceduto da un bilaterale di 20 minuti con Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo, il leader ucraino è arrivato a Palazzo Europa per partecipare al Consiglio europeo; in occasione del suo arrivo vi è stata anche una stretta di mano con Giorgia Meloni, in occasione del primo incontro dal vivo tra i due leader. Prima dell’avvio dei lavori Charles Michel, presidente del Consiglio Ue, ha sottolineato come la presenza di Zelensky sia “un simbolo potente” visto che il presidente rappresenta “il coraggioso popolo dell’Ucraina”. “Il nostro sostegno politico, economico, e militare, che è molto importante, dimostrano la nostra attenzione per l’Ucraina”, oltre che per “la pace, la ricostruzione e l’adesione”. Gli incontri sono stati anticipati da alcune critiche. Meloni non ha infatti apprezzato l’invito da parte di Emmanuel Macron di Zelensky a Parigi (riferendosi all’incontro Macron-Zelensky-Scholz) che definisce “inopportuno”, dal momento che la forza “deve essere l’unità”. Il premier italiano ha però ribadito che “l’Italia è pienamente impegnata, il nostro contributo è a 360 gradi e siamo consapevoli che il conflitto ucraino ci coinvolge tutti”, ribadendo come il miglior modo per arrivare a delle trattative sia “il sostegno all’Ucraina”. Subito è arrivata la risposta del presidente francese, che ha spiegato: “Ho voluto ricevere il presidente Zelensky con il cancelliere Scholz, penso che eravamo nel nostro ruolo”. “La Germania e la Francia – aggiunge – hanno un ruolo particolare in questo processo”.

La Voce d’Italia/9colonne

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